Il prossimo 27 aprile ad Assisi , dove nel ricordo dello Spirito di Assisi evocato da San Giovanni Paolo II si tiene ogni 27 del mese un momento di preghiera per la pace, è stata organizzata una giornata di preghiera e di riflessione per la pace in Siria, terra “martoriata” dalle terribili ultime ore di bombardamenti e attacchi chimici.

All'indomani dell’attacco militare del 14 aprile da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, il vescovo monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco di Assisi con tutte le famiglie francescane, le istituzioni pubbliche e le associazioni della città, la Tavola della pace e la Rete della pace, hanno scritto una lettera aperta al segretario generale delle Nazioni Unite, António Gutierrez con la quale chiedono un impegno forte per fare in modo che il conflitto finisca.

Diocesi, istituzioni e associazioni di Assisi ritengono che “non si possa arginare la violenza con ulteriori interventi che causano soltanto un’escalation del conflitto armato nell’ottica della vendetta e non della giustizia e della protezione degli innocenti: il male non si combatte con il male”. Quindi, la città di Assisi “vuole farsi strumento di pace” e si propone come luogo pronto a “ospitare incontri di mediazione per favorire un dialogo fra tutte le parti coinvolte nel conflitto e promuovere la fine delle atroci sofferenze a cui vengono sottoposti tanti cittadini inermi”