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Note storiche, la complicata vicenda della comunicazione vaticana

Il Dicastero per la comunicazione

Papa Francesco alla Radio Vaticana |  | Vatican Media Papa Francesco alla Radio Vaticana | | Vatican Media

La storia del Dicastero per la Comunicazione è lunga e complessa. La storia nasce dal Concilio Vaticano II con la Inter mirifica e arriva oggi ad una struttura piuttosto complessa e articolata.

La "riforma" dei media vaticani è stata a lungo discussa, poi nel 2015 Papa Francesco ha deciso per unificare tutto: la Radio Vaticana, l'Osservatore Romano, la Editrice, il Centro Televisivo, l'ufficio Internet, la Tipografia, la Fillmoteca e ovviamente la Sala Stampa.

Una struttura poco agile a dire il vero. E ce ne rendiamo conto noi giornalisti. Nonostante l'uso di nuovo tecnologie, non sempre, purtroppo, la comunicazione della Santa Sede è di vero aiuto per chi lavora nel settore.

Il cammino è stato lungo. Un libro in particolare racconta molto bene la storia fino al 2013:  La penna di Pietro di Angelo Scelzo. Sulla storia più recente è molto utile Anche i Papi Comunicano di Veronica Giacometti.

La Radio Vaticana  nasce nel 1931, poi  la sala Stampa della Santa Sede che inizia come servizio informazione dell' Osservatore Romano prima della Seconda Guerra Mondiale.

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Nel 1966 assunse l'attuale denominazione, e passò sotto la direzione della Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali. La Costituzione Apostolica Pastor Bonus stabilì la dipendenza della Sala Stampa dalla Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, per la pubblicazione delle comunicazioni ufficiali riguardanti sia gli atti del Sommo Pontefice sia l'attività della Santa Sede.

Ovviamente il primo mezzo della comunicazione è proprio il giornale, l' Osservatore Romano voluto da Pio IX nel 1861. Quindi la Tipografia di cui si occupano da sempre i Salesiani per espresso volere del Papa.  Antesignana della Tipografia Vaticana è stata la Stamperia Vaticana nata nella prima metà del 1500 e formalizzata da Pio IV come Tipografia della Reverenda Camera Apostolica o Tipografia Camerale. Sisto V le affiancò la Tipografia Vaticana. I due organismi confluirono, sotto Urbano VIII, nella Tipografia di Propaganda Fide, che ebbe fama col nome di Poliglotta.

Il CTV e le altre strutture successive dedicate ai social network, come anche il sito vaticannews.va hanno un valore di informazione, ma non di ufficialità come invece ha il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Da ricordare la Filmoteca Vaticana  istituita da San Giovanni XXIII, il 16 nov. 1959.

Oggi il Dicastero ha diverse sezioni: Direzione per gli Affari Generali; Direzione Editoriale; Direzione della Sala Stampa della Santa Sede; Direzione Tecnologica; Direzione Teologico Pastorale.

Per gli addetti ai lavori oggi non è facile capire da dove arriva la informazione del Vaticano e in questo senso siamo un po' tornati a prima della nascita della Sala Stampa. Ognuno cerca e trova dove può.