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Padre Agostino Trapè, il fondatore dell'Augustinianum

Grande studioso del pensiero di Sant'Agostino, fu anche Priore generale dell'Ordine

P. Agostino Trapè OSA |  | Historia Augistiniana P. Agostino Trapè OSA | | Historia Augistiniana

Il 14 giugno 1987 spirava a Roma padre Agostino Trapè. Priore generale dell'Ordine agostiniano, docente universitario e promotore e fondatore dell'Istituto patristico Augustinianum, il nome del religioso è noto a tutto il mondo agostiniano per il grande amore che ha nutrito per il Grande di Tagaste.

Padre Trapè nasce il 9 gennaio 1915 a Montegiorgio, nelle Marche. Dalla famiglia eredità la coerenza e la forza d'animo ed il dono di aver potuto continuare gli studi .

Ancora adolescente entra nell'Ordine, percorrendovi tutto l'iter formativo fino all'ordinazione sacerdotale avvenuta il 15 luglio 1937 a Roma.

I superiori gli permettono di conseguire i gradi accademici e laurearsi in Teologia sistematica presso la Pontificia Università Gregoriana. E' il 1938.

Dal 1939 fino alla morte è docente prima presso l'Istituto Santa Monica ed in seguito presso la Pontificia Università Lateranense (1960-1983) e presso l'Istituto patristico da lui fondato.

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L'amore a Sant'Agostino, suo padre fondatore, è il motore della sua grande capacità di studioso e religioso.

Padre Carlo Cremona, che ebbe il dono di averlo come amico e confratello, di lui scrisse che alle grandi doti umane univa il dono che, ancora studente, già era chiamato ad insegnare discendo, discitur: dote rara ma non per padre Trapè.

Priore generale della famiglia agostiniana (1965-1971) si trovò a dover vivere il rinnovamento, attuato dal Concilio Vaticano II che interpretò con estremo equilibrio ed amore alla Regola agostiniana.

Su invito di Papa Paolo VI fondò l'Istituto patristico e la collana della “Nuova biblioteca agostiniana” edita da Città Nuova che raccoglie le opere di sant'Agostino con il commento dei grandi studiosi della materia.

Chi visse con lui ne ricorda le grandi dotti di semplicità, umiltà e bontà unite ad una naturale signorilità che si mostrava accogliente verso chiunque entrava in contatto con la propria attività.

Amico di Monsignor Salvatore Garofalo, biblista, e di molti altri sacerdoti impegnati nella diffusione del pensiero cattolico, la sua vita fu all'insegna dello studio e della contemplazione dei grandi misteri della vita cristiana.

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Innumerevoli le conferenze e gli scritti dedicati alla diffusione ed al commento del pensiero del proprio fondatore.

Uomo di grande profondità, spirò nell'abbraccio cristiano certo dell'incontro con  Cristo e con il grande santo che aveva amato nel corso della sua vita piena di Dio ed al servizio della Chiesa