Il Presidente del  Pontificio Consiglio per la Famiglia, Mons. Vincenzo Paglia, sostiene la manifestazione del prossimo 20 giugno promossa dal Comitato “Difendiamo i nostri figli”. “Auguro alla vostra Manifestazione un pieno successo, con la certezza che porterà un contributo prezioso alla vita della Chiesa e di tutte le persone che hanno a cuore il bene dell’intera umanità”, si legge in un messaggio reso pubblico oggi.

Per la “mobilitazione nazionale” a sostegno della famiglia, in programma sabato alle 15:30 in piazza San Giovanni a Roma, il Presidente del Dicastero vaticano mette a tema alcune questioni calde. Citando il discorso di Papa Francesco ai vescovi europei – la famiglia è “la cellula fondamentale per la società”, aveva detto Bergoglio - Paglia si chiede: “quale futuro prepariamo per i nostri figli, per le nuove generazioni?”.  “Credo la famiglia cristiana, fondata sul matrimonio monogamo e indissolubile, possa costituire una grande risorsa per la società del futuro”, la risposta.

“Viviamo in una società che sembra aver smarrito la capacità di tessere e vivere legami e rapporti d’amore stabili, robusti, sulle cui spalle fondare storie di famiglie salde, capaci di accompagnare i più deboli, di educare figli, di sostenersi da anziani”, prosegue il Presidente.

“La mentalità di questo mondo – prosegue Paglia- irrompe pericolosamente dentro le mura domestiche o impedisce che con pazienza e tenacia si formi una famiglia solida. Ma la Chiesa, che annuncia il Vangelo dell’amore misericordioso, ama gli uomini e le donne e per questo propone la vera bellezza della famiglia unita, stabile, aperta alla vita, all’amore per i nonni e per tutti coloro che, a casa, nel tempo della debolezza hanno bisogno di aiuto e di sostegno. Una famiglia ove le differenze sono sempre una ricchezza, un’opportunità e mai un ostacolo da eliminare”.
Invece, “chi fa esperienza della bellezza e della serenità che scaturisce da un matrimonio felice sa bene il valore che apporta alla società un legame stabile e fruttuoso. E un capitale sociale su cui investire attenzioni, riflessioni ed energie”.

“I nostri figli hanno il diritto di essere sostenuti da una famiglia fondata seriamente sul matrimonio”, contina mons. Paglia, stigmatizzando l’eccessiva deriva individualista del nostro tempo: “Nella società si fa sempre più pericolosa la tentazione di vivere e crescere da soli, in una vita impostata solitaria, come se gli altri fossero avversari o nemici. E tutto diventa breve, rapidamente consumabile e fluido. Se il mondo sa costruire solo legami brevi, noi vogliamo una famiglia lunga! Se la società si fa liquida noi proponiamo una famiglia forte, salda, fondata sulla roccia del Vangelo e della Chiesa”.

Ma la Chiesa vule andare controcorrente. E “con passione rispetto per tutti”, favorisce la grandezza dell’“imparare a creare e far maturare famiglie forti nell’amore, accoglienti e capaci di formare donne e uomini che si sentano realizzati nella loro missione di rendere questo nostro mondo migliore di come ci è stato affidato”.

D’altronde, conclude Paglia, “i nostri figli, i bambini di oggi, attendono da noi un’assunzione seria e profonda di responsabilità perché sappiamo mostrare loro e al mondo intero tutti la ricchezza e la grandezza della famiglia cristiana”.