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Papa Francesco ai volontari FIDESCO: “Conservate lo stupore del Vangelo”

Quaranta anni fa, su input di un gruppo di vescovi africani e a seguito del Sinodo sulla famiglia, dei volontari hanno cominciato a formare delle famiglie in Africa. Ha oggi 150 volontari

Papa Francesco, FIDESCO | Papa Francesco nell'udienza con i volontari FIDESCO, Palazzo Apostolico Vaticano, 20 marzo 2021 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, FIDESCO | Papa Francesco nell'udienza con i volontari FIDESCO, Palazzo Apostolico Vaticano, 20 marzo 2021 | Vatican Media / ACI Group

A quarant’anni dalla fondazione, la FIDESCO conta 150 volontari (dati del 2017) inviati in Africa a collaborare per progetti di sviluppo. A loro Papa Francesco chiede di “conservare lo stupore del Vangelo”, chiede di essere “testimoni di tenerezza e di compassione”, invita a rimanere saldi “nella Dottrina Sociale della Chiesa”.

La FIDESCO è nata dopo il Sinodo 1980 sulla famiglia, quando un gruppo di vescovi dell’Africa dell’Ovest avevano chiesto volontari laici per aiutare e dare testimonianza di speranza attraverso il loro servizio. Nel 1981 fu fondata la FIDESCO, e la prima famiglia fu inviata in una missione medica nell’allora Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo). Da allora il numero dei volontari è sempre cresciuto, e si fanno due spedizioni l’anno, in primavera e autunno.

Papa Francesco sottolinea che FIDESCO nacque “per servire i fratelli e le sorelle più lontani, meno fortunati, più svantaggiati, con meno opportunità di voi, eppure altrettanto amati da Dio e dotati di dignità”.

Papa Francesco invita a mantenere una relazione personale con il Signore nei momenti difficili e a “conservare intatto lo stupore, il fascino, l’entusiasmo di vivere il Vangelo della fraternità”, perché “ne abbiamo bisogno nei momenti più difficili di solitudine, di scoraggiamento, di delusione...”

Papa Francesco ricorda che l’azione di solidarietà di FIDESCO è “orientata allo sviluppo integrale delle persone, alla cura non solo dei loro bisogni materiali, ma anche della loro integrazione sociale, della loro crescita intellettuale, culturale e spirituale, dando a ciascuno la propria dignità”.
Il Papa chiede di “perseverare su questa strada, rimanendo radicati nella Dottrina Sociale della Chiesa”, sottolineando che è importante che i “fedeli di Cristo siano testimoni di tenerezza e compassione”, e che ascoltino “il grido dei poveri che risuona dentro di sé” lasciandosi “provocare dalla sofferenza degli altri e decidere di andare lontano per toccare le loro ferite”.

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Tutto questo non serve solo a costruire un mondo più bello, fraterno, evangelico – dice il Papa – ma “rafforza la Chiesa nella sua missione di affrettare l’instaurazione del Regno di Dio”.

Papa Francesco sottolinea anche la crescita che hanno le persone che si impegnano in FIDESCO, perché chi vi si impegna “trova non solo l’opportunità di un’apertura al mondo e alle culture, ma anche il mezzo per rispondere alla misericordia che Dio gli ha usato.