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Papa Francesco al Consiglio Panucraino: "Non dubitate, io prego per voi"

Papa Francesco auspica "un domani di pace, in cui finalmente gli interessi economici e politici che generano la guerra lasceranno il posto al bene comune dei popoli"

Un soldato ucraino in piazza San Pietro (archivio) |  | CNA Un soldato ucraino in piazza San Pietro (archivio) | | CNA

“Rendo grazie a Dio perché questo incontro con voi mi permette in qualche modo di avere un contatto ravvicinato con il popolo ucraino, che in questi mesi ho sempre presente nella mia preghiera”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, incontrando la Delegazione del Consiglio Panucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose.

“Voglio dirvi – ha aggiunto - che sono con voi nella vicinanza e nel sostegno alle famiglie, ai bambini, agli anziani, ai malati, alle persone più fragili. Sono con voi nel difendere i diritti dei fedeli di ogni comunità religiosa, specialmente di quelli che soffrono soprusi e persecuzione. Incoraggio i vostri sforzi per ristabilire il rispetto, da parte di tutti, dei principi e delle norme del diritto internazionale e dei diritti fondamentali dell’uomo”.

“La vostra azione, portata avanti con tenacia e coraggio, prepara efficacemente il domani, un domani di pace, in cui finalmente gli interessi economici e politici che generano la guerra lasceranno il posto al bene comune dei popoli. Ogni giorno prego per questo. Prego con voi e per voi”, ha concluso il Papa.

Francesco, dopo aver consegnato il discorso, ha pronunciato poi alcune parole a braccio.

“Vi sono vicino – ha ribadito il Pontefice - e ricevo regolarmente inviati dal presidente Zelensky. Sono in dialogo con i rappresentanti del popolo ucraino e questo mi porta a sentire con voi e a pregare. Vi ringrazio di questa vostra unità, questo per me è una cosa grande, come i figli di una famiglia che sono uno di là, uno di là, uno di là, ma quando la mamma è ammalata sono tutti insieme”.

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“Non dubitate – ha assicurato il Papa - io prego per voi! Vi porto nel cuore e chiedo a Dio che abbia pietà di questo popolo così coraggioso”.