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Papa Francesco: “Attenzione alla malattia del consumismo”

Santa Marta  |  | Vatican Media / ACI Group Santa Marta | | Vatican Media / ACI Group

Nemico della generosità è il consumismo. È questo il cuore dell’omelia di Papa Francesco, nella messa a Casa Santa Marta di stamani. Papa Francesco esorta a chiedersi come poter essere più generosi con i poveri, anche con “le piccole cose”. E avverte che nemico della generosità è il consumismo, spendere più di quello di cui abbiamo bisogno.

Secondo quanto diffuso da Vatican News, nella sua omelia, il Papa rileva che tante volte nel Vangelo Gesù fa il contrasto fra ricchi e poveri, basti pensare al ricco Epulone e a Lazzaro o al giovane ricco. “Non si può servire due signori: servire Dio e servire le ricchezze”, dice il Pontefice.

Papa Francesco commenta a Santa Marta: “Una chiamata alla generosità. E la generosità è una cosa di tutti i giorni, è una cosa che noi dobbiamo pensare: come posso essere più generoso, con i poveri, con i bisognosi … come posso aiutare di più? Ma lei sa, Padre, che noi appena arriviamo alla fine del mese – Ma qualche monetina ti avanza? Pensa: si può essere generosi con quelle …. Pensa. Le piccole cose: facciamo, per esempio, un viaggio nelle nostre stanze, un viaggio nel nostro guardaroba. Quante paia di scarpe ho? Uno, due, tre, quattro, quindici, venti … ognuno lo può dire. Un po’ troppo … Io ho conosciuto un monsignore che ne aveva 40 … Ma, se hai tante scarpe, dà la metà. Quanti vestiti che non uso o uso una volta l’anno? E’ un modo di essere generoso, di dare quello che abbiamo, di condividere”.

Ma c’è un forte rischio. Il Papa mette in guardia: “Ma, c’è un’altra malattia, che è la malattia contro la generosità, oggi: la malattia del consumismo. E consiste nel comprare, sempre, cose. Io non dico che tutti noi facciamo questo, no. Ma il consumismo, lo spendere più di quello di cui abbiamo bisogno, una mancanza di austerità di vita: questo è un nemico della generosità. E la generosità materiale pensare ai poveri, questo posso dare perché possano mangiare, perché si vestano queste cose, ha un’altra conseguenza: allarga il cuore e ti porta alla magnanimità”.

 

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