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Papa Francesco, essere cristiani contro ogni buonismo di facciata e contro ogni fatalismo

Il video messaggio per l'apertura dell' XI Festival della Dottrina Sociale a Verona

Papa Francesco  |  | Daniel Ibanez/ EWTN-Vatican pool Papa Francesco | | Daniel Ibanez/ EWTN-Vatican pool

Ci vuole audacia per essere cristiani dice il Papa, come Gesù ci insegna nella parabola dei talenti,  “contro ogni buonismo di facciata e contro ogni fatalismo”.

Francesco lo ricorda nel video messaggio che ha aperto La 11a edizione del Festival della dottrina sociale della Chiesa sul tema: “Audaci nella speranza - Creativi con coraggio”. 

I talenti messi a frutto, dice il Papa. Sono quelli che abbiamo visto in tanti  durante la pandemia: “Ecco la speranza che sostiene e indirizza la creatività con audacia e coraggio” e la speranza, è “come buttare l’ancora all’altra riva”. Ed é l’audacia “che ispira azioni nuove, orienta le competenze, stimola l’impegno, dà vita alla vita. Chi spera sa di essere parte di una storia costruita da altri e ricevuta in dono, proprio come nella parabola dei talenti”. 

Ad imprenditori, professionisti, esponenti del mondo istituzionale, della cooperazione, dell’economia e della cultura il Papa dice: “ Continuate a impegnarvi seguendo la strada che don Adriano Vincenzi ha tracciato con voi per la conoscenza e la formazione alla dottrina sociale della Chiesa. Come recita lo slogan di questa edizione: Ovunque siete, costruite il cambiamento! Ovunque siete. Ma costruire il cambiamento, perché noi sappiamo che dalla crisi non si esce uguali: usciremo migliori o peggiori”.

Delle prigioni del "socialmente corretto" il Papa aveva parlato anche nel pomerggio di oggi all' incontro con i ragazzi di Scholas Occurrentes. Dopo la testimonianza di un rifugiato il Papa ha detto che si deve"imparare a fuggire dalle prigioni che ti vengono presentate dalle abitudini sociali già determinate, il socialmente corretto. A volte ti imprigionano con comportamenti che ti rendono inamidato, che ti impediscono di sentire, che ti impediscono di sentire. Un rifugiato fugge perché ha un sentimento, un sentimento di libertà, un sentimento di giustizia, un sentimento".

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