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Papa Francesco, il diavolo semina odio perché non sopporta che Gesù ci ama

L'omelia del Papa alla messa di Santa Marta

Papa Francesco a Santa Marta  |  | Vatican Media Papa Francesco a Santa Marta | | Vatican Media

Vorrei che oggi ognuno di noi pensasse questo: perché oggi nel mondo si semina tanto odio? Nelle famiglie, che a volte non possono riconciliarsi, nel quartiere, nel posto di lavoro, nella politica... Il seminatore dell’odio è questo”. É la riflessione di Papa Francesco proposta questa mattina alla messa di Santa Marta.

Un riflessione sul diavolo che, dice il Papa, “esiste e per la sua invidia per il Figlio di Dio che si è fatto uomo, semina l’odio nel mondo, che provoca morte”.

Una invidia che quando entra nel nostro cuore diventa “ guerra”. “Caino e Abele erano fratelli – sottolinea Francesco –  ma la gelosia, l’invidia di uno distrusse l’altro”. E’ la realtà, basta guardare un telegiornale: “le guerre, le distruzioni, gente che per le guerre muore anche di malattie".

E le tentazioni sono questo, c’è “qualcuno che semina la distruzione nel nostro cuore, che semina l’odio. E oggi dobbiamo dirlo chiaramente, ci sono tanti seminatori di odio nel mondo, che distruggono”.

Il diavolo, spiga il Papa, non può tollerare che il Figlio di Dio si è fatto uno di noi. E allora distrugge. “Questa –  spiega il Papa –  è la radice dell’invidia del diavolo, è la radice dei nostri mali, delle nostre tentazioni, è la radice delle guerre, della fame, di tutte le calamità nel mondo”.

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E conclude Papa Francesco : “Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo, alcuni dicono: ma padre, il diavolo non esiste, è il male, un male così etereo... Ma la Parola di Dio è chiara. E il diavolo se l’è presa con Gesù, leggete il Vangelo: che abbiamo fede o che non ne abbiamo, è chiara.

Cristo si è fatto uomo per vincere il male nella nostra carne”. La nostra arma è la preghiera a Dio dice il Papa, “che faccia crescere nel nostro cuore la fede in Gesù Cristo, suo Figlio”, che ha preso la nostra natura umana, “per lottare con la nostra carne e vincere nella nostra carne” il diavolo e il male. E che questa fede “ci dia la forza per non entrare nel gioco di questo grande invidioso, il grande bugiardo, il seminatore di odio”.