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Papa Francesco a Sardegna Solidale: “Il volontariato vi rende liberi e aperti all’altro”

Papa Francesco, Aula Paolo Vi | Papa Francesco durante una udienza in Aula Paolo VI | Lucia Ballester / ACI Group Papa Francesco, Aula Paolo Vi | Papa Francesco durante una udienza in Aula Paolo VI | Lucia Ballester / ACI Group

La scelta di essere volontari rende “liberi e aperti alle necessità dell’altro”, e il volontariato svolge non solo un servizio di “supplenza sociale”, ma anche di dare volto umano alla società.. Papa Francesco incontra in Aula Paolo VI i membri di Sardegna Solidale, un centro di servizio di volontariato con varie attività nazionali e internazionali, che festeggia il 20esimo anniversario dalla fondazione

Un incontro di festa, alla presenza del Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, anche lui sardo, così come gli arcivescovi di Cagliari Arrigo Miglio e di Oristano Ignazio Sanna.

Papa Francesco ricorda l’attività non solo a vantaggio della popolazione sarda, ma anche per i Paesi più poveri del mondo, segno che “non vi siete isolati, ma avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà”, sapendo anche “accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna e da altre terre in cerca di pace e di lavoro”.

Papa Francesco incoraggia alla collaborazione tra le varie associazioni, già presente in Sardegna Solidale, perché così si può diffondere “capillarmente la cultura della solidarietà”, mantenendo anche un “atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio”, e in particolare a “comuni e parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze”.

Il Papa sottolinea che “la cultura della solidarietà e della gratuità qualifica il volontariato e contribuisce concretamente alla costruzione di una società fraterna, al cui centro vi è la persona umana”.

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Papa Francesco rimarca che la cultura della Sardegna “attinge abbondantemente dalle robuste radici cristiane”, mette in luce che “l’amore di Dio ci fa riconoscere sempre nell’altro il prossimo, il fratello o la sorella da amare. E questo richiede l’impegno personale e volontario, per il quale certamente le pubbliche istituzioni possono e devono creare condizioni generali favorevoli”.

L’aiuto ha bisogno di questa linfa evangelica, dice il Papa, e i volontari non svolgono solo “un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società”.

Per Papa Francesco, “il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!”

Infine, Papa Francesco incoraggia a “proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri”.

Oggi – afferma Papa Francesco - “c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo”.