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Papa Francesco, la preghiera per padre Pierluigi Maccalli, rapito in Niger

Padre Pierluigi Maccalli | Padre Pierluigi Maccalli, missionario italiano rapito in Niger il 17 settembre 2018 | PD Padre Pierluigi Maccalli | Padre Pierluigi Maccalli, missionario italiano rapito in Niger il 17 settembre 2018 | PD

Papa Francesco incontra i membri della Società Missionaria Africana, e non può non ricordare padre Pierluigi Maccalli, il missionario rapito lo scorso 17 settembre in Niger, di cui non si hanno notizie, e la cui missione ha dovuto chiudere per ragioni di sicurezza.

Fondata nel XIX secolo, la Società Missionaria Africana ha come fine l’evangelizzazione dell’Africa. Ci sono 450 missionari, e i delegati delle nuove missioni in Asia e America Latina, il capitolo generale si è riunito a Roma per parlare del tema “Una famiglia fedele al suo carisma missionario nel contesto complesso e mutevole di oggi”.

Papa Francesco ringrazia i missionari per il lavoro che fanno in Africa, specialmente nelle zone rurali e per “lo zelo missionario, impregnato di coraggio, che vi porta ad uscire per offrire a tutti la vita di Gesù Cristo”. Ed è proprio a questo proposito che il Papa si associa alla preghiera per padre Maccalli, e assicura “la sollecitudine e l’attenzione della Santa Sede riguardo a questa preoccupante situazione”.

Il Papa poi ricorda il tema del capitolo, che mette in risalto la famiglia, e incoraggia i missionari “a perseverare nel vostro impegno, in stretta collaborazione con i membri di altre religioni e istituzioni, al servizio dei bambini e delle persone più fragili, vittime delle guerre, delle malattie, del traffico di esseri umani”.

Afferma Papa Francesco: “La scelta per gli ultimi, per quelli che la società rifiuta e mette da parte è un segno che manifesta concretamente la presenza e la sollecitudine di Cristo misericordioso”.

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Ed è in questo modo che i missionari potranno – continua Papa Francesco – “servitori di una cultura del dialogo e dell’incontro, che si prende cura dei piccoli e dei poveri, per contribuire all’avvento di una vera fraternità umana”.

I missionari sono così chiamati “come famiglia e in quanto famiglia” a testimoniare Cristo Risorto, e il Papa li invita a rinnovare costantemente l’incontro con Cristo, nella preghiera, negli incontri, nella vita fraterna, perché l’amore di Gesù deve essere sempre il centro.

“Non abbiate paura di manifestare che Dio è sempre novità”, conclude Papa Francesco.