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Papa Francesco, la Rete Mondiale di Preghiera ora è una Fondazione Vaticana

La Rete Mondiale di Preghiera ora è una Fondazione Vaticana. Papa Francesco, con Chirografo del 17 novembre 2020, ha eretto in persona giuridica canonica e vaticana la Fondazione Rete Mondiale di Preghiera

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez / ACI Group
Papa Francesco | | Daniel Ibanez / ACI Group
L'ultimo video del mese della Rete Mondiale di preghiera |  | Vatican News / ACI Group
L'ultimo video del mese della Rete Mondiale di preghiera | | Vatican News / ACI Group

La Rete Mondiale di Preghiera ora è una Fondazione Vaticana. Papa Francesco, con Chirografo del 17 novembre 2020, ha eretto in persona giuridica canonica e vaticana la Fondazione Rete Mondiale di Preghiera con sede nello Stato della Città del Vaticano. E continuerà ad essere affidata alla cura della Compagnia di Gesù.

Il Chirografo del Santo Padre è stato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede. "Lo scopo della Fondazione - si legge nel comunicato ufficiale - è coordinare e animare il vasto movimento spirituale, sempre caro al Pontefice, che accoglie e diffonde le intenzioni mensili di preghiera proposte dal Papa alla Chiesa".

Francesco ha nominato P. Frederic Fornos, S.I. Direttore Internazionale della Fondazione.

Ma che cosa è esattamente la Rete Mondiale di Preghiera? E' pregare e vivere le sfide dell’umanità che preoccupano il Papa attraverso la sua rete di preghiera. Ogni mese infatti viene anche pubblicato e diffuso un video con le intenzioni di preghiera del Pontefice.

"Alcuni anni fa ho istituito la Rete Mondiale di Preghiera del Papa come Opera Pontificia per sottolineare il carattere universale di tale apostolato e la necessità che tutti abbiamo di pregare sempre più e con sincerità di cuore - si legge nel chirografo - la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, già Apostolato della Preghiera, iniziato in Francia da P. François-Xavier Gautrelet, è fondata sulla spiritualità del Sacro Cuore di Gesù e accoglie le intenzioni mensili di preghiera proposte dal Santo Padre alla Chiesa".

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"La RMPP coordina e anima questo movimento spirituale in molti paesi, sostenendo la missione evangelizzatrice del Santo Padre attraverso la preghiera per una missione di compassione per il mondo. Il Movimento Eucaristico Giovanile è la proposta della RMPP per i giovani", continua il Preambolo dello Statuto della Fondazione Vaticana Rete mondiale di preghiera del Papa.

Sono 18 gli articoli dello Statuto. Nell'Articolo 4 si legge: "Il Santo Padre affida alla Fondazione la missione di far conoscere, promuovere e stimolare la preghiera per le sue intenzioni, che esprimono sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Essa è responsabile della loro diffusione in tutto il mondo e si impegna a promuoverle. Le persone che accolgono e pregano per queste intenzioni aprono il loro sguardo e il loro cuore ai bisogni del mondo, facendo proprie le gioie e le speranze, i dolori e le sofferenze dell'umanità e della Chiesa, e vengono ispirate a compiere opere di misericordia spirituale e corporale. In questo modo, vivono un percorso spirituale che permette di uscire dalla "globalizzazione dell'indifferenza" e di aprirsi alla compassione per il mondo".

Nell'Articolo 6 sono elencati gli organi della Fondazione: il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Internazionale, il Comitato di Assistenza e infine il Revisore dei Conti.

Nell'Articolo 14 è delineata l'amministrazione dei beni: "La Fondazione ha la capacità giuridica di acquisire, trattenere, gestire e alienare beni temporali, secondo le norme legali di ciascun paese. Il Direttore Internazionale è responsabile della gestione di tali beni per quanto riguarda l’attività amministrativa della Fondazione. I Direttori Nazionali o Regionali sono responsabili della gestione di tali beni, rispettivamente a livello nazionale o regionale".

È la preghiera, il fulcro dell’intenzione di Papa Francesco per il mese di dicembre. La preghiera, afferma il Pontefice, è “il cuore della missione della Chiesa”, “la chiave per poter entrare in dialogo con il Padre. Ogni volta che leggiamo un piccolo passo del Vangelo, ascoltiamo Gesù che ci parla".