Lo "stile di una gratuità generosa" per non "risparmiare risorse fisiche ed economiche per promuovere i migranti in maniera integrale". Papa Francesco ha di nuovo parlato della questione delle migrazioni ricevendo i pellegrini che ieri erano alla canonizazzione di Giovanni Battisti Scalabrini. 

Padre Leonir Chiarello superiore degli Scalabriniani ha ripreso il tema del discorso del Papa sulla accoglienza dei migranti e Papa Francesco ha ricordato come "anche oggi le migrazioni costituiscono una sfida molto importante. Esse mettono in evidenza l’impellente necessità di anteporre la fraternità al rifiuto, la solidarietà all’indifferenza. Oggi ogni battezzato è chiamato a riflettere lo sguardo di Dio verso i fratelli e le sorelle migranti e rifugiati, che sono tanti; a lasciare che il suo sguardo allarghi il nostro sguardo, grazie all’incontro con l’umanità in cammino, attraverso una prossimità concreta, secondo l’esempio del vescovo Scalabrini".

Un incontro dice il Papa, fecondo "perché la fede, la speranza e la tenacia dei migranti possono essere di esempio e di sprone per quanti vogliono impegnarsi a costruire un mondo di pace e di benessere per tutti".

E conclude il Papa con una esortazione, farsi ispirare "dal vostro Santo fondatore, padre dei migranti, di tutti i migranti. Il suo carisma rinnovi in voi la gioia di stare con i migranti, di essere al loro servizio, e di farlo con fede, animati dallo Spirito Santo, nella convinzione che in ognuno di loro incontriamo il Signore Gesù". E chiede il Papa: "la santità di Giovanni Battista Scalabrini ci “contagi” il desiderio di essere santi, ciascuno in modo originale, unico, come ci ha fatti e ci vuole l’infinita fantasia di Dio".