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Papa Francesco nomina arcivescovo di Torino il teologo Roberto Repole

Il Papa unisce in persona episcopi anche la diocesi di Susa di cui era amministratore apostolico Nosiglia

Roberto Repole  |  | AVEPRO Roberto Repole | | AVEPRO

E’ arrivato oggi l’annuncio ufficiale della nomina di Don Roberto Repole come nuovo arcivescovo di Torino, unendo in persona Episcopi le due Sedi di Torino e Susa di cui era come Amministratore Apostolico Cesare Nosiglia.

La scelta del Papa è stata resa pubblica da Cesare Nosiglia arcivescovo di Torino dal 2010, 77 anni. 

La scelta non è stata facile, ma alla fine Papa Francesco ha deciso per il docente universitario direttore della Facoltà teologica di Torino, oltre che presidente dei teologi italiani.

Torinese, classe 1967, ha conseguito licenza e dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma con una tesi dal titolo “Chiesa pienezza dell'uomo. Oltre la postmodernità: G. Marcel e H. de Lubac”.

Tra le sue opere: Il pensiero umile. In ascolto della Rivelazione (Città Nuova 2007); L’umiltà della Chiesa (Qiqajon 2010); Come stelle in terra. La Chiesa nell’epoca della secolarizzazione (Cittadella 2012); Dono (Rosenberg & Sellier, 2013); La vita cristiana (San Paolo 2013); Chiesa (Cittadella 2015).

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Ha dedicato buona parte della sua riflessione a un ripensamento dell’ecclesiologia nell’orizzonte della cultura contemporanea alla luce del magistero di Papa Francesco. 

Don Roberto Repole, è stato anche curatore della collana  “La Teologia di Papa Francesco” in cui 11 teologi volevano mostrare l’insegnamento di Papa Francesco. Tra loro Peter Hünermann.

La collana venne presentata con una conferenza che fece scalpore per la lettera, letta solo in parte, di Benedetto XVI cui era stata regalata l’opera, che si lamentava della presenza nella collana proprio del teologo Hünermann che, scriveva Benedetto XVI “durante il mio pontificato si è messo in luce per avere capeggiato iniziative anti-papali”. Ma non solo, perché, già all’epoca di Giovanni Paolo II era decisamente “contro Roma”. 

La vicenda culminò nelle dimissioni di Monsignor Dario Viganò, Prefetto del dicastero della comunicazione, che aveva omesso di pubblicare la parte “critica” del testo del Papa emerito. 

Nella collana c’era anche un testo molto illuminante di Repole: “Il sogno di una Chiesa evangelica. L’ecclesiologia di Papa Francesco” che fornisce un focus sulla visione della Chiesa evangelica e missionaria sognata da Papa Francesco sia attraverso l’esame ecclesiologico dei suoi documenti più importanti sia attraverso una profonda riflessione sui suoi insegnamenti incentrati sul Vangelo della Misericordia. Si parla della riforma della Chiesa e di una “teologia spirituale” espressione del rinnovamento della vita ecclesiale.

Negli ultimi mesi Repole ha partecipato a molti incontri dedicati alla vita della Chiesa durante e dopo la pandemia. 

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