Advertisement

Papa Francesco, ogni persona soprattutto la più piccola e la più fragile, è amata da Dio

L'udienza del Papa ai membri di “Foi et Lumière international”

Papa Francesco all' udienza con Fede e Luce  |  | Vatican Media
Papa Francesco all' udienza con Fede e Luce | | Vatican Media
Papa Francesco e Jean Vanier in una foto di archivio prima della morte di Vanier nel 2019 |  | Vatican Media
Papa Francesco e Jean Vanier in una foto di archivio prima della morte di Vanier nel 2019 | | Vatican Media

“Ogni persona, anche e soprattutto la più piccola e la più fragile, è amata da Dio e ha un suo posto nella Chiesa e nel mondo. È il “vangelo della piccolezza”.

Papa Francesco lo ha detto ai Membri del Movimento “Foi et Lumière international” ricevuti in udienza per i 50 anni della nascita di questa comunità.

Una profezia dice il Papa “perché spesso le persone più fragili sono scartate, considerate inutili. E la vostra profezia oggi è ancora più importante, per combattere la cultura dello scarto e per ricordare a tutti che la diversità è una ricchezza e non deve mai diventare motivo di esclusione e di discriminazione”.

E anche un vero cammino ecumenico, “un segno di comunione, un seme concreto di unità. Sono proprio le persone più fragili che diventano sorgente di riconciliazione, perché richiamano noi tutti a un cammino di conversione”.

Papa Francesco ha incoraggiato il lavoro del Movimento perché “ancora oggi nella Chiesa e nel mondo sono tanti coloro che nella piccolezza e nella fragilità sono dimenticati ed esclusi. Perciò vi incoraggio a portare avanti, con la forza dello Spirito Santo, la vostra presenza accogliente; le vostre comunità siano sempre luoghi di incontro, di promozione umana e di festa per tutti coloro che ancora si sentono emarginati e abbandonati. Per le famiglie che vivono l’esperienza della nascita di un figlio con disabilità, possiate essere segno di speranza, perché nessuno si chiuda in sé stesso, nella tristezza e nella disperazione”.

Advertisement

Un invito a vivere il carisma senza chiudersi e partecipando alla vita della Chiesa perché “lo spirito di comunione e di amicizia, che fa parte del vostro carisma, vi renda sempre strumenti di riconciliazione e di pace, soprattutto là dove ci sono conflitti e divisioni” ha detto.

Infine uno sguardo al logo: “una barca sul mare agitato, mentre il sole rispunta dalle nubi dopo la tempesta. Durante questa pandemia ho più volte ricordato, pensando all’episodio evangelico dei discepoli nella tempesta, che siamo tutti sulla stessa barca; e dunque vi confermo in questo vostro impegno: essere, nelle tempeste che le persone e le famiglie vivono, una piccola barca su cui tutti possano trovare posto, nella certezza che su quella stessa barca c’è il Signore Gesù. Il sole della fede e della speranza, che spunta dalle nubi delle nostre paure e delle nostre insicurezze, vi accompagni sempre per il cammino che ancora vi attende”.

In Italia l'associazione prende il nome di Fede e Luce e dal 2001 e opera nello Stato come Onlus.

Il movimento nasce in Francia nel 1971 grazie a Jean Vanier e Marie-Hélène Mathieu con il nome di Foi et Lumiére. Dopo l’episodio del rifiuto incontrato da due giovani fratelli con handicap mentale a partecipare a un pellegrinaggio a Lourdes organizzato da una diocesi francese tre anni prima, Vanier e Mathieu ne progettarono uno autonomo e internazionale, ottenendo l'approvazione del vescovo di Beauvais Stéphane Desmazières, e avviando nel contempo le prime comunità per aiutare le persone "diversamente abili" a trovare un proprio spazio nella comunità ecclesiale. Per non disperdere quell'esperienza i partecipanti e le loro famiglie continuarono ad incontrarsi nei rispettivi paesi di provenienza. Nell'autunno del 1974 la comunità si costituì in associazione dando vita al ramo italiano di Fede e Luce, mentre il movimento si diffondeva sia a Roma che in tutta Italia e in altri ottanta paesi del mondo. Il movimento è caratterizzato fin dai suoi inizi da una missione ecumenica.

Come lo definiva il fondatore: “Fede e Luce è creazione di legami, di comunità, di amore; è persone in relazione le une con le altre, persone impegnate verso le altre, cosa straordinaria nel nostro mondo di infedeltà; Fede e Luce è legame, non solo tra persone che sono forti, sane, in buona salute, ma legame con chi è più debole, legame con chi è normalmente rifiutato. Questo è il dono di Fede e Luce: noi siamo legati da vincoli di amicizia gli uni agli altri, esiste un'alleanza tra coloro che sono più deboli e chi è stato chiamato a vivere con loro. Questa è l'essenza di Fede e Luce”.