“Conosco la situazione non sempre facile delle carceri pertanto non manco di esortare sempre le comunità ecclesiali locali a manifestare concretamente la vicinanza materna della Chiesa in questi luoghi di dolore e redenzione”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera ai detenuti del carcere dell’isola di Gorgona, in provincia di Livorno. Latore della missiva è stato il Cardinale albanese Ernst Simoni, che ha scontato in patria anni di lavori forzati per il solo fatto di essere sacerdote.

Tutti noi - ricorda Francesco - facciamo sbagli nella vita e tutti siamo peccatori. E tutti noi chiediamo perdono di questi sbagli e facciamo un cammino di reinserimento, per non sbagliare più. Quando andiamo a chiedere perdono al Signore, Lui ci perdona sempre, non si stanca mai di perdonare e di risollevarci dalla polvere dei nostri peccati”.

“Da parte mia - conclude il Pontefice rivolgendosi ai detenuti - vi incoraggio a guardare al futuro con fiducia, proseguendo con il prezioso aiuto del vostro cappellano e degli altri educatori il percorso di rinnovamento interiore, sostenuti dalla fede e dalla speranza che il Signore, ricco di misericordia, ci è sempre accanto”.