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Papa Francesco, serve una “algor-etica” per il nostro tempo

Il discorso del Papa ai partecipanti al Convegno internazionale sulla dignità dei minori in corso in Vaticano

Papa Francesco con una bambina durante una udienza generale |  | Aci Group Papa Francesco con una bambina durante una udienza generale | | Aci Group

Un vero appello quello del Papa questa mattina alle grandi imprese del digitale perché sviluppino una “algor-etica” per il nostro tempo.

Papa Francesco ha ricevuto  i partecipanti al Convegno “Promoting Digital Child Dignity” - From Concept to Action” che si svolge oggi e domani 15 novembre presso la Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Molti i nomi illustri a partecipare e soprattutto l’incontro ha una chiave interreligiosa, anche questo ha ricordato il Papa frutto del cammino intrapreso nella Conferenza di Abu Dhabi di un anno fa.

Organizzatori lo Sceicco Saif Bin Zayed al Nahyan e Padre Federico Lombardi.

Quella del Papa è una analisi dettagliata della situazione del mondo contemporaneo, dove la tecnologia avanza senza una regola e i rischi per l’infanzia sono sempre più grandi. E ha sottolineato la “consapevolezza” della Chiesa cattolica del problema degli abusi anche al suo interno.

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Il Papa propone due riflessioni oltre ovviamente ad una alleanza tra società e media: una legislazione che contrasti le attività criminali che ledono la dignità dei minori e l’impegno delle grandi compagnie che non possono considerarsi “completamente estranee all’uso degli strumenti che mettono nelle mani dei loro clienti”.

Il Papa porta come esempio la Safety by Design una commissione  australiana che si occupa della responsabilità non solo del cliente ma anche di sviluppa e fornisce i servizi.

E ancora il Papa incoraggia la legislazione che obbliga un controllo della età degli utenti.

Certo i genitori sono i primi responsabili, ma, dice il Papa, “nonostante la buona volontà oggi è sempre più difficile controllare l’uso che i figli fanno degli strumenti elettronici”.

Un appello quello del Papa agli ingegneri informatici ad impegnarsi “in uno sviluppo etico degli algoritmi”.

Infine un appello alla finanza e alla economia del mondo digitale perché cresca la sensibilità sociale al problema.

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Il Papa conclude e con una serie di interrogativi che aprono la via di nuove riflessioni: “come si difende, infatti, la dignità della persona e del minore nell’era digitale, quando la vita e la identità della persona è inestricabilmente legata ai dati che la individuano e di cui nuove forme di potere cercano continuamente di impossessarsi? Come possiamo formulare principi ed esigenze da rispettare da parte di tutti nel mondo globalizzato digitale?

Sono domande esigenti che ci chiedono di essere profondamente solidali con tutti coloro che si impegnano con pazienza e intelligenza per questa causa nel mondo delle relazioni e delle normative internazionali. La creatività e l’intelligenza dell’uomo sono meravigliose, ma devono essere orientate nella direzione positiva del bene integrale della persona in tutta la sua vita, fin dall’infanzia”.

L’intento della conferenza è  di andare oltre le parole, in modo da trasformare le parole in iniziative concrete ed stata scelta Roma e il Vaticano accentando l'invito che Papa Francesco ha fatto in diverse occasioni per pensare a come risolvere questi profondi problemi nelle reti digitali che stanno creando gravi danni agli adolescenti di tutto il mondo.