San Giuseppe conosce “come camminare nel buio”, “come si ascolta la voce di Dio”, “come si va avanti in silenzio”. Papa Francesco, nell’omelia della Messa mattutina presso Casa Santa Marta, parla e racconta di San Giuseppe, il “grande Giuseppe”.

Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, il Pontefice ripropone le emozioni di Giuseppe partendo dal Vangelo di Matteo odierno, quando in Maria incominciarono ad essere “visibili” i segni della maternità, parla dei “dubbi” dell’uomo, del suo “dolore”, dalla sua “sofferenza”, mentre tutt’intorno cominciavano a mormorare “le chiacchierone del paese”. Egli “non capì” ma sapeva che Maria era “una donna di Dio”: decise così “di lasciarla in silenzio”, non accusandola “pubblicamente”, finché non “intervenne il Signore”, con un angelo in sogno, che gli spiegò come il bambino “generato in lei” venisse “dallo Spirito Santo”. E così “credette e obbedì”. Papa Francesco rimarca questi due verbi.

“Giuseppe - aggiunge il Papa - dovette quindi farsi carico della paternità. Giuseppe prende in mano questo mistero e aiuta: con il suo silenzio, con il suo lavoro fino al momento che Dio lo chiama a sé. Di quest’uomo che si è fatto carico della paternità e del mistero, si dice che era l’ombra del Padre: l’ombra di Dio Padre. E se Gesù uomo ha imparato a dire papà, padre, al suo Padre che conosceva come Dio, lo ha imparato dalla vita, dalla testimonianza di Giuseppe: l’uomo che custodisce, l’uomo che fa crescere, l’uomo che porta avanti ogni paternità e ogni mistero, ma non prende nulla per sé”.