"La compassione coinvolge, viene dal cuore e coinvolge e ti porta a fare qualcosa. Compassione è patire con, prendere la sofferenza dell’altro su di sé per risolverla, per guarirla. E questa è stata la missione di Gesù. Gesù non è venuto a predicare la legge e poi se ne è andato. Gesù è venuto in compassione, cioè a patire con e per noi e a dare la propria vita. È tanto grande l’amore di Gesù che la compassione lo portò proprio ha portato fino alla croce, a dare la vita". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.

“Signore se tu vuoi puoi guarirmi - ha aggiunto Francesco, secondo quanto diffuso da Vatican News, riferendosi alla compassione di Gesù - se tu vuoi, puoi perdonarmi; se tu vuoi puoi aiutarmi. Signore, sono peccatore, abbi pietà di me, abbi compassione di me. Semplice preghiera, che si può dire tante volte al giorno. Signore, io peccatore ti chiedo: abbi pietà di me. Tante volte al giorno, dal cuore interiormente, senza dirlo ad alta voce: Signore se tu vuoi, puoi; se vuoi, puoi. Abbi compassione di me. Ripetere questo".

Gesù - ha concluso il Pontefice - "non si vergogna di noi. Lui è venuto proprio per noi peccatori, e quanto più gran peccatore tu sei, più il Signore è vicino a te, perché è venuto per te, il più grande peccatore, per me, il più grande peccatore, per tutti noi. Prendiamo l’abitudine di ripetere questa preghiera, sempre: Signore, se vuoi, puoi. Se vuoi, puoi, con la fiducia che il Signore è vicino a noi e la sua compassione prenderà su di sé i nostri problemi, i nostri peccati, le nostre malattie interiori, tutto".