"Un popolo senza fedeltà, che ha perso il senso della fedeltà. E questa è la domanda che oggi la Chiesa vuole che noi ci facciamo: Io, ho perso la fedeltà al Signore? – No, vado tutte le domeniche a Messa – Sì, ma quella fedeltà del cuore: io ho perso quella fedeltà, o il mio cuore è duro, è ostinato, è sordo, non lascia entrare il Signore, si arrangia da solo con tre o quattro cose poi fa quello che vuole?. Questa è una domanda per ognuno di noi: tutti dobbiamo farcela, perché la Quaresima serve a questo, per riseminare il nostro cuore. Quando uno vive con il cuore duro, che non ascolta il Signore, va oltre il non ascoltarlo e quando c’è qualcosa del Signore che non gli piace, lascia da parte il Signore con qualche pretesto, scredita il Signore, calunnia il Signore, diffama il Signore". Lo ha detto Papa Francesco, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.

Di fronte alla mancanza di fedeltà al Signore - dice il Papa secondo quanto riporta Vatican News - "Gesù finisce con un’altra frase che può aiutarci: Chi non è con me, è contro di me. No, no, io sono con Gesù, ma a una certa distanza, non mi avvicino troppo: no, questo non esiste. O sei con Gesù, o sei contro Gesù; o sei fedele o sei infedele; o hai il cuore obbediente o hai perso la fedeltà. Ognuno di noi pensi, oggi, durante la Messa e poi durante la giornata: Come va la mia fedeltà? Io, per rifiutare il Signore, cerco qualche pretesto, qualche cosa e scredito il Signore? Non perdere la speranza. E queste due parole – la fedeltà è sparita e chi non è con me è contro di me – lasciano spazio alla speranza, anche a noi".

E Francesco conclude l'omelia parlando ancora una volta di misericordia. "Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso: io dimenticherò tutto. A me importa che tu venga da me. Questo è quello che importa, dice il Signore. E dimentica tutto il resto. Questo è il tempo della misericordia, è il tempo della pietà del Signore: apriamo il cuore perché Lui venga in noi".