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Papa Francesco, un biologo molecolare per la Pontificia Accademia delle Scienze

Stefano Piccolo è un nuovo membro dell’Accademia che ha sede a Casina Pio IV

Stefano Piccolo | Il dottor Stefano Piccolo, nuovo accademico delle Scienze in Vaticano | IFOM Stefano Piccolo | Il dottor Stefano Piccolo, nuovo accademico delle Scienze in Vaticano | IFOM

Il nuovo membro della Pontificia Accademia per le Scienze è un professore di biologia molecolare che ricerca in particolare il comportamento delle cellule tumorali. Stefano Piccolo, classe 1967, accademico dei Lincei dal 2014 con tre brevetti internazionali e un gruppo di ricerca molto conosciuto in ambito scientifico, entra a far parte dei membri dell’Accademia che ha sede in Casina Pio IV.

Proprio questi giorni, la Pontificia Accademia delle Scienze è riunita in una plenaria che guarda al mondo dopo il coronavirus e a cui il Papa ha fatto un discorso. È un organismo in rinnovamento, e sono stati quattro i nuovi accademici nominati da Papa Francesco negli ultimi mesi: il 25 maggio, Papa Francesco ha nominato il professore Eric Steven Lander, il 26 settembre si è aggiunto agli accademici David Charles Baulcombe, mentre il 29 settembre è stata scelta come nuovo accademico Fabiola Giannotti, direttore del CERN di Ginevra.

Stefano Piccolo, di Padova, si è laureato e dottorato nell’università della sua città, e poi ha fatto un periodo di ricerca post-dottorale all’Howard Hughes Medical Institute di Los Angeles. Dal 1998, è ricercatore all’università di Padova. Dal 2003, è

professore di biologia molecolare presso la Facoltà di Medicina.

Tra i suoi incarichi, quello di Principal Investigator dell’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare. Molti i suoi riconoscimenti. Si ricordano il Swiss Bridge Award nel 2005, il premio Chiara D’Onofrio nel 2007, il Debiopharm Group Life Sciences Award nel 2011, i premi dedicati a Luigi Tartufari e Guido Venosta nel 2012.

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Nelle sue ricerche, il dottor Piccolo ha svelato nuovi meccanismi attraverso i quali le cellule percepiscono il loro ambiente e usano queste informazioni per  mantenere la forma, dimensione e funzione specifiche del tessuto di appartenenza.

Inoltre, ha anche mostrato come l’interruzione di questi meccanismi omeostatici porta alla formazione, progressione e metastasi del tumore. I principali argomenti di ricerca attuali riguardano i meccanismi di Meccanotrasduzione, le vie di segnale di Wnt e di Hippo e come questi  segnali regolano le cellule staminali adulte e le cellule staminali tumorali.