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Papa Francesco arrivato a Kinshasa. Una preghiera per il Sahara in volo

Papa Francesco arrivato in Repubblica Democratica del Congo per il suo viaggio numero 40. In volo, una preghiera per il Sahara

Papa Francesco, volo verso Kinshasa | Papa Francesco chiede un minuto di silenzio per il Sahara, volo verso la Repubblica Democratica del Congo, 31 gennaio 2023 | Elias Turk / ACI Mena - EWTN News Papa Francesco, volo verso Kinshasa | Papa Francesco chiede un minuto di silenzio per il Sahara, volo verso la Repubblica Democratica del Congo, 31 gennaio 2023 | Elias Turk / ACI Mena - EWTN News

Una preghiera per il Sahara, un momento di silenzio per tutti quelli che lo attraversano in cerca di benessere. Papa Francesco, in volo verso la Repubblica Democratica del Congo, ha chiesto ai giornalisti un minuto di silenzio. Non è una richiesta usuale, ma il Papa la aveva probabilmente pensata. Come già successo andando verso il Bahrein, il Papa non fa il giro dell’aereo, ma si fa salutare dai giornalisti.

Papa Francesco è arrivato in Repubblica Democratica del Congo, cominciando il suo 40esimo viaggio apostolico, che lo porterà anche in Sud Sudan. È un viaggio atteso, programmato per luglio e poi rinviato, e dunque la partecipazione popolare è altissima, tanto che, alla Messa di domani, si prevedono persino due milioni di persone.

Prima di partire, il Papa ha incontrato alcuni rifugiati congolesi e sud sudanesi ospitati dal Centro Astalli, e poi, arrivando all’aeroporto di Fiumicino, si è fermato brevemente nei pressi del Monumento ai Caduti di Kindu, i 13 aviatori italiani uccisi in Congo l’11 novembre 1961.

“Alle vittime di quel sanguinoso eccidio e a tutti coloro che hanno perso la vita partecipando a missioni umanitarie e di pace – nota la Sala Stampa della Santa Sede - Papa Francesco ha dedicato una preghiera, per poi procedere in direzione dell’aereo che lo porterà nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, per il prossimo Viaggio Apostolico.

Durante il volo, prima di salutare i giornalisti, Papa Francesco ha ricordato che il viaggio è in attesa da un anno. E poi ha detto :”È un viaggio bello, anch'io avrei voluto andare a Goma ma con la guerra non si può andare là. Soltanto sarà Kinshasa e Giuba. Lì faremo tutto. Grazie per stare qui con me e stare tutti insieme. Grazie per il vostro lavoro che è tanto buono, aiuta tanto perché fa arrivare alla gente che si interessa a quel viaggio le immagini anche i pensieri e le riflessioni vostre sul viaggio. Grazie tante”.

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Poi, al momento del passaggio sul Sahara, Papa Francesco ha detto: “In questo momento stiamo attraversando il Sahara, facciamo un pensierino di silenzio, una preghiera, per tutte le persone che cercando un po' di benessere, un po' di libertà, hanno attraversato e non ce l'hanno fatta. Tanti sofferenti che arrivano al mediterraneo, dopo aver attraversato il deserto, sono presi nei lager e soffrono lì. Preghiamo per tutta quella gente”.

Ora l’accoglienza. Il Papa viene salutato dal Primo Ministro, che lo accompagna verso il Palais des Nations, dove terrà il primo discorso del suo viaggio, quello dedicato al Corpo Diplomatico e alle autorità.