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“Perché i Papi, a partire dal 1603, hanno voluto avere un’Accademia delle Scienze?”

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Papa riceve in Udienza i Partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze

Il Papa durante l'udienza odierna alla PAS |  | Vatican Media / ACI Group Il Papa durante l'udienza odierna alla PAS | | Vatican Media / ACI Group

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Papa riceve in Udienza i Partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze.  Il tema della Sessione Plenaria è “Scienza di base per lo sviluppo umano, la pace e la salute planetaria”.  Perché i Papi, a partire dal 1603, hanno voluto avere un’Accademia delle Scienze? Prova a rispondere a questa domanda Papa Francesco.

La Chiesa condivide e promuove la passione per la ricerca scientifica come espressione dell’amore per la verità, per la conoscenza del mondo, del macrocosmo e del microcosmo, della vita nella stupenda sinfonia delle sue forme”, dice il Pontefice.

Per Francesco le “conquiste scientifiche di questo secolo devono essere sempre orientate dalle esigenze della fraternità, della giustizia e della pace, contribuendo a risolvere le grandi sfide che l’umanità e il suo habitat si trovano ad affrontare”. Il lavoro forzato, la prostituzione e il traffico di organi sono “crimini contro l’umanità, che vanno di pari passo con la povertà, si verificano anche nei Paesi sviluppati, nelle nostre città”. “Il corpo umano non può essere mai, né in parte né nella sua interezza, oggetto di commercio!”, sottolinea il Papa.

Il Papa fa una richiesta: “Cari Membri dell’Accademia è necessario mobilitare tutte le conoscenze basate sulla scienza e sull’esperienza per superare la miseria, la povertà, le nuove schiavitù, e per evitare le guerre. Rifiutando alcune ricerche, inevitabilmente destinate, in circostanze storiche concrete, a fini di morte, gli scienziati di tutto il mondo possono unirsi in una comune disponibilità a disarmare la scienza e formare una forza per la pace”.

I numerosi conflitti armati in corso preoccupano seriamente. Ho detto che era una terza guerra mondiale "a pezzi". Oggi forse possiamo dire "totale", e i rischi per le persone e per il pianeta sono sempre maggiori. San Giovanni Paolo II ringraziò Dio perché, per intercessione di Maria, il mondo era stato preservato dalla guerra atomica. Purtroppo dobbiamo continuare a pregare per questo pericolo, che già da tempo avrebbe dovuto essere scongiurato”, aggiunge il Papa a braccio.

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