Si è tenuta stamane in Vaticano la prima predica di Quaresima per la Curia Romana. A parlare è stato il gesuita Marko Rupnik anziché il predicatore della Casa Pontificia, il francescano Raniero Cantalamessa.

Maria - ha spiegato Rupnik -“diversamente, permanentemente, comprende la Parola in un modo nuovo e con questa comprende la realtà”  Maria anche ai piedi della croce capisce che “il dono è il Crocifisso e noi siamo uniti a questo evento”.

Senza lo Spirito Santo - prosegue Padre Rupnik - “non possiamo comprendere che Dio esiste veramente come amore, Dio Padre governa il mondo e la storia attraverso l’Agnello, il dono di sé. La storia è gestita attraverso il dono di sé, attraverso l’amore” e ciò “mette in difficoltà gli approcci razionalistici alla fede”.

In Quaresima - ha concluso il gesuita - siamo invitati a comprendere che “la nostra presenza nella storia trova senso attraverso il Triduo pasquale” e per questo “siamo chiamati ad una continua conversione per vedere che la storia procede secondo la Provvidenza”.