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Presidenza della CEI, si guarda a Bologna

Il Cardinale Arcivescovo Matteo Maria Zuppi è il favorito per la successione al Cardinale Gualtiero Bassetti

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Matteo Maria Zuppi | | Daniel Ibanez CNA

Il prossimo maggio scadrà il mandato quinquennale del Cardinale Gualtiero Bassetti come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ed è altamente probabile che il porporato non vedrà rinnovato il mandato a causa dell’età. Il Cardinale Bassetti, attualmente Arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve, compirà infatti 80 anni il prossimo 7 aprile apprestandosi a lasciare così non solo la presidenza della CEI ma anche la guida dell’Arcidiocesi.

Il Cardinale Bassetti è stato il primo Presidente della CEI eletto con le nuove regole, a norma dell’articolo 26 dello statuto che recita: “in considerazione dei particolari vincoli dell’Episcopato d’Italia con il Papa, Vescovo di Roma, la nomina del Presidente della Conferenza è riservata al Sommo Pontefice, su proposta dell’Assemblea Generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di Vescovi diocesani”. In precedenza il Papa sceglieva il Presidente della CEI senza che l’Assemblea Generale proponesse una terna di candidati.

Nella Assemblea di maggio 2022 appare dunque certo che si procederà all’individuazione della terna da presentare al Papa per la scelta del nuovo Presidente. Ma della corsa alla presidenza si parlerà – ovviamente a microfoni spenti – anche nella Assemblea generale straordinaria che si terrà a Roma a fine mese.

I rumors e le indicazioni per la successione al Cardinale Bassetti portano a Bologna e al suo pastore: il Cardinale Matteo Maria Zuppi.

Il porporato ha 66 anni, romano, sacerdote dal 1981, pronipote del Cardinale Carlo Confalonieri, è stato eletto Vescovo ausiliare di Roma da Papa Benedetto XVI il 31 gennaio 2012 e consacrato il 14 aprile successivo dal Cardinale Agostino Vallini, allora Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo metropolita di Bologna il 27 ottobre 2015 e lo ha creato Cardinale di Santa Romana Chiesa nel concistoro del 5 ottobre 2019.

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Il nome del Cardinale Zuppi è legato da sempre alla Comunità di Sant’Egidio. In seno alla Comunità fu tra gli artefici degli accordi che misero fine alla fine degli anni Novanta alla guerra civile che devastava il Mozambico.

Prima di essere eletto Vescovo, il futuro Cardinale Zuppi è stato parroco in una delle zone più difficili di Roma, quella di Torre Angela. Da sempre il Cardinale ha mostrato una particolare attenzione nei confronti degli ultimi, delle vittime di quella che Papa Francesco chiama cultura dello scarto.

In seno alla CEI dal 2016 è Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna e di conseguenza membro del Consiglio Episcopale permanente.

Il Cardinale Zuppi è uno dei presuli più stimati dal Papa: prova ne sia la designazione a Bologna per succedere al Cardinale Carlo Caffarra e la creazione cardinalizia di due anni fa. La capacità di mediare e tessere relazioni potrebbe essere l’arma vincente del porporato romano nella corsa alla presidenza della CEI, restando in scia della linea impressa dalla presidenza del Cardinale Bassetti e approvata da Papa Francesco, e differenziandosi invece da quelle dei Cardinali Ruini e Bagnasco, entrambi molto presenti, diretti e netti nel guidare i Vescovi Italiani sulle linee tracciate da Giovanni Paolo II prima e  Benedetto XVI poi. 

Tra i dossier che il nuovo Presidente si troverà ad affrontare figurano due principali temi: il cammino sinodale della Chiesa Italiana – che il Cardinale Bassetti ha ribadito più volte in forma diversa da quello che si sta svolgendo in Germania – e la riduzione del numero delle diocesi che Papa Francesco sta attuando da alcuni anni a questa parte unendo le diocesi in persona episcopii.

Se il Cardinale Zuppi sarà il prescelto dal Papa, allora sarebbe la seconda volta per un Arcivescovo di Bologna alla guida della CEI. Dal 1969 al 1979 fu il Cardinale Antonio Poma, allora Arcivescovo felsineo, a essere Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. 

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