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Progetto Arca a Roma per i senzatetto. "Siamo come stampelle, appoggiatevi, noi ci siamo"

La cucina mobile di Progetto Arca arriva a Roma. Pasti caldi saranno distribuiti in strada a Via della Conciliazione ai senza dimora

Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione |  | Progetto Arca
Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione | | Progetto Arca
Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione |  | Progetto Arca
Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione | | Progetto Arca
Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione |  | Progetto Arca
Progetto Arca, la cucina mobile inaugurata in Via della Conciliazione | | Progetto Arca

La cucina mobile di Progetto Arca arriva a Roma. Pasti caldi saranno distributi in strada a Roma ai senza dimora. Tutto parte dal cuore della cristianità, Piazza San Pietro. E' qui che la "cucina mobile" distribuirà viveri e bevande calde alle persone senzatetto che dimorano nelle strade del Municipio I. Ma non solo, infatti il servizio si espande anche al Municipio XV. Tutto grazie al generoso contributo di volontari e aziende che donano il loro tempo e il loro materiale.

Ma cos'è Progetto Arca? La onlus opera da 28 anni a livello nazionale per portare aiuto concreto alle persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale. In particolare per sostenere le persone senza dimora, la Fondazione ha ideato e concretizzato la Cucina Mobile.

Tutto nasce dall'esperienze maturata sul campo dagli operatori e volontaridurante i periodi di lockdown imposti dalla pandemia, che hanno visto una chiusura forzata delle mense e di altri servizi a supporto dei senzatetto.

Sotto il sole ormai primaverile di Roma, in Via della Conciliazione, a due passi da Piazza San Pietro, Alberto Sinagallia, presidente di Progetto Arca, racconta ad ACI stampa come è nato questo bel progetto. "Siamo felici di essere qui a Roma, siamo qui con la cucina mobile, un foodtruck con fornelli, forno e bollitori a bordo, che distribuirà 450 pasti caldi tutte le settimane. Ci siamo accorti durante la pandemia che c'erano persone che non mangiavano da 4 giorni. Per noi questo è un luogo di dignità, qui possono scegliere il primo, il secondo, il dolce e anche la colazione del giorno dopo. E' come essere al bar! Si sentono coccolati. Per noi la relazione è la parola chiave, per chi lo desidera poi può continuare un cammino per noi. Sono tanti quelli che entrano nell'indigenza di questi tempi e accompagnarli è fondamentale. Noi siamo come delle stampelle per la riabilitazione, non ci sostituiamo a loro, ma quando qualcuno ha bisogno di una stampella per appoggiarci noi ci siamo", dice il Presidente presente all'inaugurazione della Cucina mobile a Roma.

Il cuore pulsante di Progetto Arca sono senza dubbio i volontari. "Sul sito c'è una parte dedicata a loro - sottolinea il Presidente Sinigallia - chi vuole fare il volontario e donare il proprio tempo si può candidare, ci sono degli incontri di formazione, ognuno può scegliere cosa fare, ci sono tante possibiltà per dare una mano. Poi c'è anche una pagina per le donazioni, la vicinanza delle persone per noi è molto impprtante. Anche le aziende sono necessarie, perchè sostengono i progetti, comprano gli ingredienti e il necessario".

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Proprio per questo Federico Ranfagni, CEO di Incomedia srl di Ivrea, commenta ad ACI stampa la sua esperienza con il Progetto Arca. " Noi siamo un'azienda tecnologica che crede nella tecnologia al servizio delle persone, per questo seguiamo molte iniziative sociali. Primo perchè è un aiuto che arriva subito, un pasto caldo va a soddisfare il bisogno primario di mangiare, poi è un gesto concreto e reale. Terzo, la cucina mobile inizia oggi, ma durerà anni e non si esaurisce. Attraverso i nostri clienti vogliamo aggiungere altri 1000 pasti caldi da distribuire qui".

Al momento nella Capitale è prevista ogni settimana la preparazione di cene calde e altrettante colazioni dispensate in 4 sere in 2 quartieri della città: San Pietro e zona Cassia - La Giustiniana dove è presente anche Casa Arca, la microcomunità che Progetto Arca gestisce da anni a Roma per accogliere uomini in difficoltà che hanno bisogno di un sostegno abitativo per poter recuperare una dimensione lavorativa e sociale, ed essere quindi aiutati a ritrovare un nuovo percorso di vita, sicuro e protetto.

Michela Ottavi, responsabile di Roma del progetto Arca, racconta la sua esperienza nella microcomunità ad ACI Stampa. "La nostra filosofia a Roma è quella di dare subito una dignità di una casa ai senza dimora, per permettere questo passaggio diretto, una casa. Poi c'è un percorso di inserimento. Ma prima ripeto, una casa".

Nell'ultimo anno Progetto Arca ha servito più di 1 milione e 500 mila pasti. Le prossime cucine mobili saranno inaugurate a Napoli.

 

 

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