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Quando le stelle dello chef salvano i bambini in Siria

Alcuni momenti della serata  |  | pd
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Metti una sera a cena in un ristorante con uno chef stellato e un nunzio apostolico e la raccolta fondi è servita.

E’ successo ieri sera a Cesena, dove lo chef Alberto Faccani ha messo a disposizione la sua arte per una causa importante: raccogliere fondi per gli ospedali in Siria.

Ad organizzare la serata Roberta Cicognani che ha deciso di puntare alto, appunto allo chef Faccani, che ha detto di sì. Da lì il resto. Per la Cicognani non è la prima iniziativa a sostegno dell’ AVSI, ma l’altra sera c’era anche un ospite d’onore: il Nunzio in Sud Corea e Mongolia Alfred Xuereb, maltese, per anni segretario di Papa Benedetto XVI, poi di Papa Francesco e Segretario Generale della Segreteria per la Economia.

Più di cinquemila gli euro raccolti tra circa 60 presenti alla serata che sono andati al progetto dell’ AVSI “ Ospedali aperti in Siria”.

La Fondazione AVSI è una delle 16 organizzazioni internazionali presenti in Siria, opera su più fronti per dare sostegno alla popolazione siriana. A Damasco con attività di sostegno alle donne e ai bambini, ad Aleppo in supporto ad attività dellla Custodia di Terra Santa.A fine 2016 AVSI ha lanciato la campagna Ospedali aperti, insieme a Cor Unum e Fondazione Gemelli, al fine di potenziare le attività di 3 ospedali non profit siriani. Un intervento che si è reso necessario di fronte a una crisi sanitaria senza eguali: quasi 11.5 milioni di persone, di cui il 40% bambini, non ricevono adeguate cure mediche; ad Aleppo le persone che non hanno accesso agli ospedali sono più di 2 milioni, a Damasco oltre 1 milione. Il sistema sanitario non può far fronte alla domanda di cure e le famiglie non riescono a pagare le spese sanitarie.

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Nel corso della cena c’è  stato anche un collegamento con chi lavora sul campo. Edoardo Taglini ha raccontato la sua esperienza come responsabile AVSI per il Medio Oriente.  Taglini ha spiegato che lo scopo oggi dell’ AVSI è  ricostruire il tessuto sociale e culturale e in questo senso “Ospedali aperti”, è significativo, ed è  nato da una iniziativa del nunzio apostolico in Siria, il cardinale Mario Zenari che ha deciso di aprire tre ospedali cattolici, due a Damasco e uno ad Aleppo a chi ha necessità di cure ma non può permettersele.

L’arcivescovo Xuereb nel suo breve intervento durante la cena ha ringraziato per il buon esempio di  tante persone che hanno offerto gratuitamente il loro servizio o i loro prodotti. Il cuoco, professionista con due stelle Michelin,  come pure i camerieri della scuola alberghiera e il fotografo hanno fatto tutto gratuitamente, una catena di supermarcati una ditta di vino, un fioraio ed tutti gli altri che hanno offerto i loro prodotti.

“Come dice Papa Francesco - ha sottolineato il nunzio - è importante fare del bene e toccare la carne di Cristo. Anche se non conosceremo i nomi delle persone che riceveranno nostro aiuto il contatto con il Cristo rende la cena benefica anche per noi, perché dà senso alla nostra vita, non abbiamo mangiato solo pane ma ci siamo saziati di nobili valori. Ho apprezzato che queste persone non sono rimaste inermi davanti alla drammaticità della situazione”.

La cena si è svolta nelle sale di ICook di Cesena.