Invito “i fedeli cristiani ad aumentare le occasioni di incontro e le iniziative in comune, avendo come obiettivo la pace e la cura del mondo, la nostra casa comune, come ci ricorda Papa Francesco”. Lo scrive il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola nel messaggio alla comunità musulmana in occasione della fine del mese di Ramadan.

“C’è un passo del Corano - ha scritto il porporato - che ha risvegliato in me echi molto forti, legati alla mia tradizione cristiana: gareggiate nelle opere buone. Siamo invitati dalle nostre fedi a cercare gli uni negli altri il bene che Dio semina e a farlo fruttificare. Per poter eseguire questo compito servono concentrazione, contemplazione, solidarietà. Tutte attitudini che si conquistano con una preghiera intensa e una vita disciplinata”.

“Il mese di Ramadan - ha concluso Scola - vi sta donando questi frutti. Abbiamo bisogno di comunicare la loro bellezza nel mondo in cui viviamo, per poter compensare e guarire le conseguenze del peccato degli uomini: violenze, guerre, carestie, migrazioni, inquinamento, tristezza, perdita della speranza e, soprattutto, del rapporto con Dio. Risponderemo così alla sete di vita, felicità, verità e bene che, soprattutto i giovani, mostrano di avere”.