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Regina Coeli: il Papa condanna l'uso di armi chimiche in Siria

Festa della Divina Misericordia in Piazza San Pietro |  | Daniel Ibanez / ACI Group Festa della Divina Misericordia in Piazza San Pietro | | Daniel Ibanez / ACI Group

Nella festa della Divina Misericordia il Papa guida la recita del Regina Coeli sul sagrato della Basilica Vaticana. Papa Francesco, nell’introdurre la preghiera mariana del tempo pasquale, ringrazia tutti i partecipanti accorsi alla Celebrazione e, in particolare, i Missionari della Misericordia. Subito dopo la preghiera, il Papa lancia un accorato appello per la pace in Siria e condanna l'uso delle armi chimiche in terra siriana. 

“Giungono dalla Siria - denuncia il Pontefice - notizie terribili di bombardamenti con decine di vittime, di cui molte sono donne e bambini. Notizie di tante persone colpite dagli effetti di sostanze chimiche contenute nelle bombe. Preghiamo per tutti i defunti, per i feriti, per le famiglie che soffrono. Non c’è una guerra buona e una cattiva, e niente, niente può giustificare l’uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi. Preghiamo perché i responsabili politici e militari scelgano l’altra via, quella del negoziato, la sola che può portare a una pace che non sia quella della morte e della distruzione.

Il pensiero del Pontefice va poi ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali che oggi, secondo il calendario giuliano, celebrano la Solennità di Pasqua. “Il Signore risorto – questo è l’augurio del Papa - li ricolmi di luce e di pace, e conforti le comunità che vivono in situazioni particolarmente difficili”.

“Un saluto speciale – continua ancora Papa Francesco - rivolgo ai Rom e ai Sinti qui presenti, in occasione della loro Giornata Internazionale, il “Romanò Dives”. Auguro pace e fratellanza ai membri di questi antichi popoli, e auspico che la giornata odierna favorisca la cultura dell’incontro, con la buona volontà di conoscersi e rispettarsi reciprocamente. E’ questa la strada che porta a una vera integrazione. Cari Rom e Sinti, pregate per me e preghiamo insieme per i vostri fratelli rifugiati siriani”.

 

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