Advertisement

Repubblica Democratica del Congo, una nazione con una storia di sangue

Indipendente dal Belgio dal 1960, i cattolici sono circa 28 milioni

Il Cardinale Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa | | Daniel Ibanez CNA

La Repubblica Democratica del Congo, indipendente dal Belgio dal 1960, ha alle spalle una lunga storia spesso segnata dal sangue e dalla violenza. Nel 1965 ebbe inizio la dittatura del generale Mobutu che rinominò la nazione Zaire. Caduto il dittatore nel 1996, il Paese conobbe ben due sanguinose guerre durate fino al 2003. Dal 2004 un altro conflitto insanguina la regione di Kivu.

Repubblica semipresidenziale, l’attuale Presidente è Félix Antoine Tshilombo Tshisekedi in carica dal 2019. I congolesi sono circa 90 milioni, in maggioranza di etnia bantu.

Il cristianesimo è professato da oltre il 95% della popolazione. Il 45% dei cristiani è appartenente alla Chiesa Cattolica. Si tratta di circa 28 milioni di persone.

La presenza del cattolicesimo nella zona risale alla fine del 1400 con l’arrivo dei primissimi missionari. Ad oggi vi sono 6 arcidiocesi metropolitane (Bukavu, Kananga, Kinshasa, Kisangani, Lubumbashi e Mbandaka-Bikoro) e 42 diocesi suffraganee.

L’attuale presidente della Conferenza Episcopale è Monsignor Marcel Utembi Tapa, Arcivescovo metropolita di Kisangani. La Repubblica Democratica del Congo è rappresentata nel Sacro Collegio dal Cardinale Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa.

Advertisement

Santa Sede e Repubblica Democratica del Congo hanno relazioni diplomatiche a livello di nunziatura apostolica dal 1963. L’attuale Nunzio Apostolico è l’Arcivescovo italiano Ettore Balestrero.