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Roma e i vescovi tedeschi e l'intercomunione: rivedere il documento per una maggiore unità

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I vescovi tedeschi tornano a casa e discutere di nuovo.

L’incontro tra i rappresentanti della Conferenza episcopale tedesca e la Curia romana sulla intercomunione per coniugi protestanti ha dato frutti solo parziali. Roma non ha voluto spingere a fondo sul tema dottrinale,  ma ha chiesto che formalmente il documento venga riscritto e rivotato.

Nel comunicato ufficiale si ricorda che “più di tre quarti dei Membri della Conferenza Episcopale hanno approvato tale testo. Un numero non indifferente di Pastori – tra i quali sette Vescovi diocesani – non si sono sentiti in grado, per vari motivi, di dare il loro assenso. Questi sette Vescovi si sono rivolti alla Congregazione per la Dottrina della Fede, al Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e al Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Secondo il desiderio di Papa Francesco è quindi stato concordato un colloquio tra alcuni Vescovi con Responsabili della Santa Sede”.

Nell’elenco dei partecipanti al colloquio i vertici della Congregazione per la Dottrina della Fede, del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e dei Testi legislativi. “l’Arcivescovo Ladaria - si legge- ha illustrato che Papa Francesco apprezza l’impegno ecumenico dei Vescovi tedeschi e chiede a loro di trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime. Nel colloquio sono stati discussi vari punti di vista: ad esempio la relazione della questione con la fede e la cura pastorale, la sua rilevanza per la Chiesa universale e la sua dimensione giuridica. L’Arcivescovo Ladaria informerà il Santo Padre circa il contenuto del colloquio. L’incontro si è svolto in un’atmosfera cordiale e fraterna”.

Una situazione ancora di stallo quindi che non chiarisce davvero la posizione di Roma sulla questione.

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Anche sulla votazione c’è poca certezza: basteranno i tre quarti dei voti? Ci sono già e quindi il documento “Camminare con Cristo – sulle orme dell’unità. Matrimoni misti e partecipazione comune all’Eucaristia” può passare senza cambiare nemmeno un virgola.  O ci vuole la unanimità o  quasi? Da ricordare che si sta lavorando anche al cambiamento di Apostolos suos, il documento che definisce proprio il lavoro delle conferenze episcopali e questa della Germania potrebbe essere la prima “sperimentazione”. Resta il fatto che il documento come tale non è stato ritenuto accettabile e deve essere rivisto in vista di una maggiore unità tra i vescovi.