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Sacro Collegio, Van Looy rinuncia a diventare cardinale

Il vescovo emerito di Gand ha ammesso di non aver agito correttamente di fronte alla piaga degli abusi sui minori nella sua diocesi

Monsignor Luc Van Looy, Vescovo emerito di Gand |  | Daniel Ibanez CNA Monsignor Luc Van Looy, Vescovo emerito di Gand | | Daniel Ibanez CNA

Monsignor Luc Van Looy, Vescovo emerito di Gand, preconizzato Cardinale da Papa Francesco nel concistoro di fine agosto ha rinunciato alla porpora adducendo la motivazione di non aver agito correttamente di fronte alla piaga degli abusi sui minori nella sua diocesi. Il Pontefice ha accolto la richiesta.

La scelta di Monsignor Van Looy – che ha guidato la diocesi di Gand dal 2003 al 2019 - è stata apprezzata dalla Conferenza Episcopale Belga.

Van Looy nel 2015 aveva partecipato al Sinodo sulla famiglia per diretta nomina pontificia.

Diventano così 20 i nuovi cardinali che saranno creati il 27 agosto, 16 dei quali elettori in un futuro conclave. 4 gli ultraottantenni.

In tempi recenti non si era mai verificato che un presule rifiutasse il cardinalato dopo l’annuncio del Papa di un concistoro. Per diversi motivi due Cardinali – l’italiano Becciu e lo scozzese O’Brien – hanno rinunciato ai diritti e ai privilegi del cardinalato. Nel 2018 dopo lo scandalo degli abusi il Cardinale McCarrick – che poi sarebbe anche stato ridotto allo stato laicale – aveva presentato la rinuncia ad essere membro del Sacro Collegio. Bisogna andare indietro nel tempo – è il 1927 – quando il Cardinale francese Billot riconsegnò la porpora a Pio XI.

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Nel recente passato – siamo nel 1988 – P. von Balthasar morì il 26 giugno 1988, due giorni prima del concistoro nel quale sarebbe stato cooptato nel Sacro Collegio. Morì invece il giorno prima dell’annuncio della sua creazione cardinalizia il vescovo polacco Ignacy Ludwik Jez. Era il 16 ottobre 2007 e Benedetto XVI – per sua stessa ammissione – avrebbe voluto crearlo cardinale nel concistoro del successivo mese di novembre.