“I cristiani iracheni pagano il prezzo di questa guerra settaria fra sunniti e sciiti, ma anche della guerra nel Medio Oriente. L’identità di questa Chiesa è quella di una Chiesa martire”. Lo ha ribadito, intervistato dalla Radio Vaticana, il Patriarca caldeo di Baghdad Louis Raphael I Sako.

Abbiamo “120.000 sfollati, un’angoscia psicologica un po’ dappertutto: come sarà il futuro? Ci sarà avvenire o no? La risposta è oscura” – aggiunge il Patriarca che poi punta il dito contro la comunità internazionale che è “alla ricerca degli interessi economici e non del benessere delle persone: loro non cercano la pace. Fabbricare armi vuol dire fabbricare anche guerre. Ci vuole un rinnovamento della politica e dell’economia, ma anche della religione. I musulmani devono fare una lettura all’interno dell’islam per scoprire il messaggio positivo per la vita umana, il rispetto della dignità della persona”.

Sako si rivolge poi al Papa chiedendo “una sua visita pastorale: abbiamo bisogno della sua presenza fra noi, in modo che ci dia tanta forza, tanta speranza, non solo ai cristiani, ma a tutti. Il Papa è un simbolo non solo per i cristiani, è un’autorità internazionale, spirituale e tutti aspettano questa presenza in mezzo a noi. Ci potrà dare tanta forza per perseverare e non lasciare”.