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Santa Maria in Trastevere e la storia della Chiesa in Polonia nella targa di Wyszynski

Restaurata la targa dedicata al beato grazie all'ambasciatore polacco presso la Santa Sede Janusz Kotanski

La targa del beato  Stefan Wyszynski  |  | WR
La targa del beato Stefan Wyszynski | | WR
Il monumento a  Stanislao Osio (Stanislaw Hozjusz)  |  | WR
Il monumento a Stanislao Osio (Stanislaw Hozjusz) | | WR
La Basilica di Santa Maria in Trastevere  |  | WR
La Basilica di Santa Maria in Trastevere | | WR

La basilica di Santa Maria in Trastevere è una delle chiese simbolo di Roma cristiana e la sua storia riflette in qualche modo la storia della Chiesa. È molto cara ai romani anche perché si trova nel cuore del rione più popolare della capitale. Ma non tutti sanno che anche i polacchi hanno un legame particolare con la basilica trasteverina.

Alla fine del XVI secolo uno dei più eminenti porporati polacchi il card. Stanislao Osio (Stanislaw Hozjusz) ebbe questa basilica come chiesa titolare. Fu camerlengo del Sacro Collegio, prese parte come legato pontificio al Concilio di Trento, fu una delle personalità più influenti del Concilio e campione della controriforma. Morì nel 1579 a Capranica nel viterbese; il suo monumento funebre si trova nella sua basilica, nel presbiterio, a destra dell'abside.

Quattro secoli più tardi il titolo di Santa Maria in Trastevere fu assegnato ad un altro cardinale polacco, il Primate Stefan Wyszynski. Creato cardinale da Pio XII nel 1953 fu la guida e il punto di riferimento per la Chiesa in Polonia durante il drammatico periodo del regime comunista. Il Primate Wyszynski fu molto stimato in Vaticano e molto popolare tra la gente di Roma. Ecco che cosa scriveva di lui nel 1958 il famoso giornalista Silvio Negro nel suo libro “Vaticano minore”: “Il polacco Wyszynski è l'unico cardinale che quando arriva a Roma e ricevuto alla stazione non da pochi amici ma da una folla che gli tributa una dimostrazione, l'unico che sia salutato con applausi per le strade se gli capita di doversi fermare e di essere riconosciuto. La gente vede in lui un martire e un vittorioso, vede nello stesso tempo un buon combattente che è sempre in trincea e che è sempre in pericolo ed è portata a rendergli impetuosamente testimonianza. Si aggiunga che la patetica e giovanile figura del primate polacco sembra fatta su misura per esprimere tutto questo e per aggiungere comprensione a comprensione e simpatia a simpatia”.

L’anno scorso, 40 anni dopo la sua morte, il primate Wyszynski fu beatificato a Varsavia. Nella sua chiesa titolare fu messa in suo ricordo una lapide commemorativa con un medaglione che ritrae il Cardinale e l'immagine della Madonna di Częstochowa; sotto si trova un'iscrizione in polacco e italiano con le parole "Mi dono totalmente a Te, Maria". Purtroppo, con il passare del tempo le condizioni della lapide e del pilastro dove era fissata lasciavano molto a desiderare. Grazie agli sforzi dell'Ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede Janusz Kotanski si è riuscito ad ottenere gli opportuni permessi sia dalle autorità italiane sia dalla Chiesa per procedere al restauro.

L’Ambasciata ha incaricato una ditta specializzata nell’eseguire lavori di restauro che si sono conclusi nel mese di dicembre 2021, cioè ancora nell'anno della beatificazione del Primate. Il restauro della targa è stato completato grazie al sostegno finanziario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali polacco.

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Vale la pena ricordare che la targa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere è l'unico ricordo della storica figura del cardinale Wyszynski a Roma. Ma nella chiesa, oltre alla lapide in onore del Primate di Polonia, si trovano altri ricordi polacchi: il sopraccitato monumento funebre del cardinale Hozjusz ma anche una bella icona raffigurante la figura di San Giovanni Paolo II.