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Santa Maria Liberatrice, la devozione nel Rione Testaccio

Nel Rione Testaccio di Roma c'è una Madonna che accompagna i testaccini, Santa Maria Liberatrice

Santa Maria Liberatrice Testaccio |  | Libro Romana Società editrice Santa Maria Liberatrice Testaccio | | Libro Romana Società editrice

Nel Rione Testaccio di Roma c'è una Madonna che accompagna i testaccini, la Madonna del Carmelo.

Nel 1908, durante il Pontificato di Pio X, venne consacrata una chiesa intitolata a Santa Maria Liberatrice, ancora oggi attiva e piena di gente, e sull'altare maggiore venne collocata una immagine della Madonna col Bambino proveniente dalla chiesa settecentesca di Santa Francesca Romana, demolita nel 1900 per riportare alla luce le antiche strutture di Santa Maria Antiqua.

Secondo il volume "Madonnelle romane e religiosità popolare", le monache benedettine di Santa Francesca Romana, non vollero, infatti, che si interrompesse il culto secolare dedicato a questa immagine, già coronata il 4 agosto 1653, la cui venerazione fu raccomandata ai romani da Papa Pio IX, nell'anno 1871.

Da allora la popolazione del rione manifestò grande devozione verso questa sacra immagine. Dell'opera esistono due moderne riproduzioni: una, del 1929, collocata fra via Bodoni e Via Mastro Giorgio; l'altra, qui descritta, del 1926, eseguita dal Prof. Capanni dell'Istituto di S. Michele.

La tela è inserita in una composta edicola barocca, collocata originariamente in via delle Zoccolette. Questa è costituita da un ovale in stucco "circondato in alto da graziose testine di cherubini affioranti fra nubi", adorno di motivi floreali e arricchito da festoni.

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In un cartiglio è inserita la scritta: Santa Maria Liberatrice. Alla sommità, una piccola volta protegge l'edicola.