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Santa Sede a WTO: "Salute e sviluppo sostenibile per tutti"

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“Abbiamo davanti a noi una opportunità fondamentale per aiutare i paesi meno sviluppati per raggiungere obiettivi di salute e lo sviluppo sostenibile e l'incapacità di farlo potrebbe mettere milioni di vite a rischio”. Che passano attraverso “l'accesso a un'adeguata assistenza sanitaria, compresi i medicinali a prezzi accessibili”, che “resta una sfida chiave nella maggior parte dei paesi meno sviluppati”.

Sono le parole pronunciate ieri a Ginevra da Mons. Silvano Tomasi, Rappresentante permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite. Parlando al WTO, l’Organizzazione Internazionale del Commercio (in particolare al Consiglio sui diritti commerciali legati alla proprietà intellettuale) l’arcivescovo ha chiesto di una giusta mediazione tra il diritto alla proprietà intellettuale e l’accesso alle medicine per tutti, come pure un periodo di deroga per i paesi meno sviluppati, che non riescono a offrire le cure ai propri cittadini.

Secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità, infatti, un terzo dell’umanità non ha accesso a farmaci essenziali e ai vaccini. Il presule ha riportato il dato allarmante, chiedendo un cambio di rotta, soprattutto in favore dei paesi meno sviluppati. In particolare, dieci milioni di vite umane potrebbero essere salvate ogni anno, se le risorse farmaceutiche fossero più facilmente disponibili.

“Gli attuali regimi di proprietà intellettuale flessibili per i paesi meno sviluppati sono uno strumento fondamentale per migliorare la salute”, ha detto Mons. Tomasi. Una “flessibilità”, insomma, che aiuterebbe i Paesi in difficoltà ad onorare i “vincoli economici, finanziari e amministrativi”, che oggi sono difficilmente gestibili.

Tutto si gioca sulla questione dei brevetti, difficilmente sostenibili in alcune aree del mondo che maggiormente hanno pagato la crisi. Acuita da vari focolai di emergenze, come l’Ebola nell’Africa Occidentale. Tra le urgenze, inoltre, “vi è la necessità di sviluppare una seconda linea di trattamento HIV”.

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