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Santa Sede e Timor-Leste, accordo diplomatico per i cinque secoli di evangelizzazione

Il Cardinale Pietro Parolin  |  | @CC Il Cardinale Pietro Parolin | | @CC

Nuovo atto diplomatico per la Santa Sede che oggi ha sottoscritto un accordo con la Repubblica Democratica di Timor-Leste. Nel quadro delle celebrazioni per il quinto centenario dell’evangelizzazione della Repubblica Democratica di Timor-Leste, oggi, venerdì 14 agosto 2015, negli Uffici del Palazzo di Governo a Dili, il testo è stato firmato dal cardinale Pietro Cardinale Parolin, Segretario di Stato e Legato Pontificio e per la Repubblica Democratica di Timor-Leste S.E. il Sig. Rui Maria de Araújo, Primo Ministro.

“L’Accordo- si legge nel comunicato ufficiale della Santa Sede- prendendo atto delle buone relazioni che si sono sviluppate tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, e considerando il ruolo storico e attuale svolto dalla Chiesa cattolica nella vita della Nazione al servizio dello sviluppo della persona umana, definisce e garantisce lo statuto giuridico della Chiesa cattolica e regola vari ambiti, tra cui il matrimonio canonico, i luoghi di culto, le istituzioni cattoliche di istruzione e di educazione, l’insegnamento della religione nelle scuole, l’attività assistenziale-caritativa della Chiesa, la cura pastorale nelle forze armate e nelle istituzioni penitenziarie ed ospedaliere, e il regime patrimoniale e fiscale.

L’Accordo, che consiste di un Preambolo e di 26 Articoli, entrerà in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica.”

L’accordo è stato firmato nell’ambito delle celebrazioni per il quinto centenario dell’evangelizzazione della Repubblica Democratica di Timor-Leste che si svolgono domani.

Dili, capitale del piccolo stato asiatico celebra la festa dell’Assunzione di Maria in modo solenne e il Papa aveva inviato una lettera richiamando il lavoro degli “intraprendenti missionari” domenicani che con “coraggio compirono un lungo viaggio”, superando “innumerevoli difficoltà” per portare a queste genti il Vangelo, giungendo nel 1515 nella parte orientale dell’isola di Timor, colonizzata dai portoghesi, il Papa si unisce idealmente alle celebrazioni del Paese.

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Il cardinale Parolin aveva fatto tappa anche a Giacarta dove ha incontrato il ministro degli Esteri, la signora Retno Marsudi, prima donna a capo della diplomazia del più grande Paese musulmano: l'86% dei suoi 240 milioni di abitanti è infatti di religione islamica.

“Nel colloquio- come riporta la Radio Vaticana- è stato affrontato in particolare il tema della convivenza tra i membri delle varie religioni. Il porporato ha manifestato la propria ammirazione per gli esempi di armonia interreligiosa offerti dal popolo indonesiano, nonostante alcune tensioni esistenti tra cristiani e musulmani. Il cardinale Parolin ha sottolineato l’importanza del rispetto reciproco e dell’accettazione delle differenze tra le varie fedi lanciando un appello a evitare ogni estremismo e intolleranza. Il dialogo interreligioso – ha detto Marsudi – è un buon modo per rafforzare le relazioni tra Indonesia e Santa Sede.”