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Sarà a Quito il Congresso Eucaristico Internazionale 2024

Dopo l’appuntamento di Budapest per il settembre di quest’anno, il Congresso Eucaristico Internazionale si sposterà a Quito, in Ecuador, per il 150esimo anniversario della consacrazione del Paese al Sacro Cuore di Gesù

Basilica del Voto Nacional, Quito, Ecuador | La Basilica del Voto Nacional di Quito, eretta in occasione della consacrazione del Paese al Sacro Cuore di Gesù | Wikimedia Commons Basilica del Voto Nacional, Quito, Ecuador | La Basilica del Voto Nacional di Quito, eretta in occasione della consacrazione del Paese al Sacro Cuore di Gesù | Wikimedia Commons

L’Ecuador si consacrò al Sacro Cuore di Gesù il 25 marzo 1873, e fu il primo Paese al mondo a farlo. Con l’occasione, si costruì a Quito, la capitale del Paese, una grande basilica dedicata al Voto Nazionale. E sarà quello uno dei luoghi centrali del 53esimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Quito nel 2024. Secondo un comunicato del Comitato dei Congressi Eucaristici Internazionali, “tale grande riunione ecclesiale manifesterà la fecondità dell’Eucaristia per l’evangelizzazione e il rinnovamento della fede nel continente Latino-americano”.

Dopo Budapest il prossimo settembre (sarebbe stato l’anno scorso, è stato rinviato a causa della pandemia), ci sarà dunque un Congresso Eucaristico Internazionale in America Latina.

I Congressi Eucaristici internazionali sono nati a seguito del fiorire delle opere per la devozione della Santissima Eucarestia nate soprattutto in Francia a partire dal XIX secolo, che fanno scaturire nel 1875 l’Opera dei Congressi Eucaristici Internazionali, nata grazie ad una laica, Émilie-Marie Tamisier (1834-1910) già discepola di san Pier Giuliano Eymard (1811-1868) e di Antoine Chevrier (1826-1879), sostenuta ed incoraggiata da mons. Gaston de Ségur (1820-1880), uno degli apostoli della devozione eucaristica in Francia e significativo rappresentante dell’intransigentismo cattolico.

I Congressi furono inizialmente “pellegrinaggi di riparazione” ai santuari che conservavano la memoria dei miracoli eucaristici del passato, cui si volevano aggiungere delle sessioni di studio per celebrare dei veri Congressi che avrebbero dovuto raggiungere una dimensione internazionale.

Era difficile farlo, anche per non contrapporsi ai radicali al governo. Ma i cattolici del Nord della Francia avevano opere fiorenti, e il 25 aprile 1881, con una lettera circolare, si invitarono i cattolici del mondo intero al Congresso eucaristico che si sarebbe dovuto tenere a Lille nel successivo mese di giugno. Non fu una grande partecipazione, ma superò le previsioni, accogliendo anche rappresentanze di otto Paesi stranieri.

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Si decise di dare regolarità all’appuntamento. Nel 1882, si tenne una secondo congresso ad Avignone, nel 1883 si andò a Liegi, dove ci fu finalmente una processione solenne che diede visibilità all’iniziativa.

Il quarto Congresso fu organizzato a Friburgo, in Svizzera, nel 1885. Quindi di nuovo in Francia, a Tolosa (1886) e a Parigi (1988); poi di nuovo in Belgio, ad Anversa, nel 1890 dove la fisionomia internazionale fu accentuata. Nel 1893, il congresso arrivò a Gerusalemme su richiesta di Leone XIII, che mandò un legato pontificio. Questo divenne poi una consuetudine.

Fu con Pio X che ci fu una svolta. Il “Papa dell’Eucarestia” volle il congresso 1905 a Roma, e poi si andò a Metz, che era in Germania al tempo, Londra, Colonia e nel 1910 si andò per la prima volta dall’altra parte dell’oceano, a Montreal.

Con il tempo, i congressi nazionali sono diventati sempre più mondiali. Benedetto XV rilanciò il movimento dopo l’interruzione della Prima Guerra Mondiale,

Tra gli appuntamenti da ricordare, quello di Chicago del 1926, di Sydney nel 1928, e di Cartagine 1930, il primo in un Paese Musulmano.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale – e l’ultimo prima della Guerra fu il Congresso di Budapest – si andò anche a Rio de Janeiro (1956).

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I Congressi diventarono parte del rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II, il culmine divenne la Messa finale del legato pontificio.

Gli appuntamenti sono stati nei cinque continenti, a Manila, come a Bogotà nel 1968, o a Philadelphia nel 1976.

I valori universali della famiglia, della pace e della libertà insieme con la necessità della nuova evangelizzazione sono al centro dei Congressi Eucaristici che da Nairobi (1985) percorrono il mondo fino a Quebec (2008) passando attraverso l’esemplare Congresso di Seoul (Corea, 1989), di Siviglia (Spagna, 1993), di Wrocław (Polonia, 1997), di Roma (Anno Santo del 2000) e di Guadalajara (Messico, 2004).

I Congressi ora tornano in America del Sud. Per rimettere l’Eucarestia al centro anche lì.