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Scoperto un monastero dell’VIII secolo nell’Inghilterra meridionale

Le prime scoperte risalgono ad un anno fa, su scavi condotti dall’università di Reading. Una scoperta irripetibile, secondo il direttore degli scavi

Cookham | Gli scavi a Cookham, guidati dall'Università di Reading | Archeology Wiki Cookham | Gli scavi a Cookham, guidati dall'Università di Reading | Archeology Wiki

Per l’archeologo capo dello scavo, Gabor Thomas, si tratta di una “scoperta archeologica irripetibile”. Di certo, il ritrovamento dei resti, in perfetto stato di conservazione, di un monastero dell’VIII secolo a Cookham, nel Berkshire, nella parte sud dell’Inghilterra, ha un notevole impatto, anche perché è tra i primi siti monastici meglio conservati mai esplorati in Gran Bretagna.

La scoperta risale a circa un anno fa, ma un articolo di Medievalists.net le ha dato nuovo risalto, fornendo i contorni della scoperta. La struttura del monastero, infatti, comprende anche un’area di carico sul lungomare, officine per attività industriali e forni per il pane. Il monastero sembra utilizzasse il fiume adiacente come via commerciale per l’import ed export dei prodotti.

Gabor Thomas, archeologo capo dello scavo, non ha mancato di soffermarsi sull’eccezionalità del ritrovamento della zona commerciale, delineata con un “livello di infrastrutture e pianificazione sorprendente anche rispetto ai più grandi siti commerciali e manifatturieri noti come stoppini, che erano le uniche città dell’epoca”.

Il monastero è stato apparentemente abbandonato alla fine del IX secolo, e raggiunse il suo apice durante il regno della regina anglosassone Cynerith di Mercia.

E così Cookham, da possibile centro commerciale dell’area, si è trasformato in un villaggio carino.

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La storia del monastero di Cookham non si conosce ancora nei dettagli. Ma gli scavi condotti dall’Università di Reading, hanno mostrato che era un monastero importante già a metà dell’VIII secolo, quando il sito fu donato da re Ethebald a Canterbury.

Il monastero passò agli Wessex, poi di nuovo a Mercia, in una controversia documentata in molti documenti del tempo. Questi documenti rimasero, mentre del monastero si sapeva l’esistenza, ma non si sapeva dove fosse. Fino allo scorso anno.