Vivremo la Settimana Santa e la Pasqua «in una situazione di emergenza sanitaria mondiale, senza poter vivere comunitariamente le celebrazioni pasquali. È una condizione molto triste, ma dobbiamo accogliere la strada che la Provvidenza ci indica, anche se diversa da quella che avevamo immaginato». Lo scrive il Cardinale Vicario di Roma Angelo De Donatis, ricoverato ieri al Gemelli perchè positivo al coronavirus, in una lettera alla Diocesi con gli orientamenti pastorali per la Settimana Santa.

Nel testo il porporato si raccomanda «di seguire le liturgie presiedute dal Santo Padre, nostro vescovo e, in ogni caso, di dedicare un congruo tempo all’orazione personale e familiare, valorizzando soprattutto la Liturgia delle Ore e le altre pratiche di pietà. Rinnovo l’invito a valorizzare la catechesi per gli adulti e per i bambini, con la spiegazione dei segni liturgici da utilizzare nella preghiera in famiglia, nonché a vivere la carità del telefono o quella della porta accanto».

Confermato - secondo quanto già previsto dai Decreti della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti - che la Messa Crismale del Giovedì Santo sarà celebrata alla fine dell’emergenza sanitaria. I catecumeni riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana al termine dell’emergenza sanitaria e non durante la Veglia pasquale.