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Sinodo 2018, il mondo digitale ha bisogno di giovani protagonisti

Gli ospiti del briefing del 19 ottobre 2018 |  | AA Gli ospiti del briefing del 19 ottobre 2018 | | AA

Circoli minori e commissioni sia per la stesura del documento che verrà discusso e votato che per lettera che il Sinodo invierà ai giovani. Questo il lavoro delle ultime ore e domani i Circoli presenteranno le loro relazioni.

Nell’incontro con la stampa di oggi diversi ospiti hanno raccontato le loro esperienze.

Yadira Vieyra, Uditrice, Ricercatrice e Assistente per famiglie immigrate ha raccontato la sue esperienza  negli Stati Uniti nel su lavoro.

Joseph Naffah, Vescovo titolare di Aradus, Ausiliare di Joubbé, Sarba e Jounieh dei Maroniti, Sinodo della Chiesa Maronita  in Libano ha ricordato la realtà difficile dei Medio Oriente  he a volte porta la martirio. Portiamo la difficoltà dei giovani che lasciano la casa peer cercare un futuro, “ Siamo una Chiesa di speranza” ha detto.

Abbiamo iniziato un progetto nuovo di contatto on line con i nostri giovani sparsi nel mondo. E da cinque anni esiste un insegnamento di catechesi partecipano 550 ragazzi e la lingua è l’arabo, alcuni sono carcerati e vogliono così fare un cammino nuovo.

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Tra i tanti anche un giovane paralitico che così è entrato nel mondo, e ci sono delle vere conversioni. La proposta è quella di un ufficio vaticano che possa unire esperienza come queste di diversi paesi.

Se i media sono agorà del III millennio come diceva Papa Benedetto serve una regola anche perché ci sono molte pagine che trasmettono un messaggio che non portano la vera posizione della Chiesa cattolica.

Emmanuel Kofi Fianu, S.V.D., Vescovo di Ho in Ghana ha spiegato il coinvolgimento delle giornate per la gioventù a livello locale. Anche in questo caso il tema della comunicazione digitale è stato centrale con le occasioni di trasmissione delle fede che permette.

Padre Valdir José De Castro, S.S.P., Superiore Generale della Società di San Paolo ha sottolineato come bisogna imparare ad abitare il mondo digitale, una quesitone di cui la Chiesa non deve avere paura. Serve uno stile cristiano e serva far crescere le relazioni personali.