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Sinodo2018, Papa Francesco: "Difendiamo la Chiesa, la Madre non si tocca!"

Papa Francesco durante i lavori sinodali  |  | Daniel Ibanez CNA Papa Francesco durante i lavori sinodali | | Daniel Ibanez CNA

Papa Francesco ha concluso con il suo discorso a braccio i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dopo l’approvazione del Documento Finale che è stato votato in giornata articolo per articolo. Domani mattina la celebrazione della Messa in San Pietro che sarà presieduta dallo stesso Pontefice insieme ai Padri Sinodali. 

“Anche io voglio dire grazie a tutti. I giovani - ha detto Papa Francesco - ci hanno portato la musica, parola diplomatica per dire chiasso! Due cose: primo, ribadisco che il Sinodo non è un parlamento, è spazio protetto perché lo Spirito Santo possa attuare e per questo si danno informazioni generali. E questo è stato uno spazio protetto. E’ stato lo Spirito a lavorare. Il risultato non è il Documento, ma so che questo deve lavorare in noi. Noi abbiamo fatto questo documento, lo abbiamo approvato. Ora lo Spirito lo farà lavorare nel cuore. Siamo noi i destinatari, bisogna pregare perché lavori, studiarlo. E’ per noi principalmente, ma i primi destinatari siamo noi. Penso alla Santa Madre Chiesa, gli ultimi tre numeri sulla santità fanno vedere cosa è la Chiesa, noi suoi figli siamo peccatori. Tutti. E’ una Madre santa con figli peccatori, e a causa dei nostri peccati il Grande Accusatore approfitta e gira cercando di accusare e in questo momento accusa forte, e diventa persecuzione: come i cristiani in oriente. L’accusa continua è fatta per sporcare la Chiesa. I figli sono sporchi, ma la Madre no. E’ ora di difendere la Madre con preghiera e la penitenza. E’ un momento difficile, l’Accusatore attacca la Madre e la Madre non si tocca!”.    

“Abbiamo sperimentato - ha detto il Cardinale Raphael Louis I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei e Presidente Delegato del Sinodo - la sinodalità, questa si trova solo nella Chiesa Cattolica. Siamo stati uniti nonostante le differenze perché Cristo ci unisce nella missione di annunciare il Vangelo. Il Documento finale sarà punto di riferimento per la pastorale giovanile. Abbiamo vissuto questa esperienza con dinamismo e allegria, è stato un cammino di ascolto e discernimento per noi e per i nostri giovani. Santo Padre, Lei non è solo, siamo con Lei e siamo in comunione integrale con Lei: milioni di fedeli pregano ogni giorno per il Papa, non c’è nulla da temere, vada avanti con coraggio e fiducia. Invito i giovani a levare la voce per costruire una società più fraterna e chiudo con un appello: non dimenticate i cristiani d’Oriente, se l’Oriente rimarrà senza i cristiani, il Cristianesimo perderà le sue radici”. 

“È stata un’esperienza di profonda comunione ecclesiale - ha detto da parte sua il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi - vissuta con l’adesione della fede e l’affetto del cuore da parte di ciascuno di noi, venuto da ogni parte della terra. Sono stati giorni intensi, ricchi di riflessioni spirituali, di importanti contributi pastorali, che hanno permesso di manifestare il volto bello, luminoso e plurale della Chiesa presente in tutti i Continenti”. 

 

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