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Suor Maria Laura Mainetti è Beata. "La nostra martire scelse la vera carità"

Suor Maria Laura Mainetti è stata proclamata Beata. La sua festa sarà il 6 giugno

L'immagine di Suor Maria Laura Mainetti durante la Messa di Beatificazione  |  | Settimanale Diocesi di Como, diretta
L'immagine di Suor Maria Laura Mainetti durante la Messa di Beatificazione | | Settimanale Diocesi di Como, diretta
La messa di Beatificazione di Suor Maria Laura Mainetti |  | Settimanale Diocesi di Como, diretta
La messa di Beatificazione di Suor Maria Laura Mainetti | | Settimanale Diocesi di Como, diretta
La reliquia di Suor Maria Laura Mainetti |  | Settimanale Diocesi Como, diretta tv
La reliquia di Suor Maria Laura Mainetti | | Settimanale Diocesi Como, diretta tv

Allo stadio comunale di Chiavenna, davanti a 2500 persone presenti, Suor Maria Laura Mainetti è stata proclamata Beata. Tutte le campane della Diocesi di Como suonano a festa. Proprio ventuno anni fa, suor Maria Laura Mainetti, al secolo Maria Teresina Elsa Mainetti, dell’Istituto dell’Immacolata gestito dalle Figlie della Croce di S. Andrea, fu uccisa da tre ragazze coinvolte in una setta satanica. Diciannove coltellate, ma Suor Laura muore dando il suo perdono e invocando quello di Dio.

Accanto al Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che presiede la celebrazione a nome di Papa Francesco, sul palco a Chiavenna trovano posto una quindicina di vescovi concelebranti, tra i quali naturalmente anche quello di Como, monsignor Oscar Cantoni, che ha sempre elogiato suor Maria Laura. C'è anche il coro, diretto da don Nicholas Negrini dell’Ufficio liturgico diocesano. Una Messa tanto attesa dalla Diocesi di Como e da tanti che hanno amato e conosciuto Suor Maria Laura. Presenti anche le Suore Figlie della Croce, provenienti da varie nazioni.

Il Cardinale Marcello Semeraro ha dato subito lettura in latino della disposizione di Papa Francesco. "Noi, accogliendo le suppliche di Monsignor Oscar Cantoni nonchè di molti altri fratelli nel'episcopato, udito il parere della congregazione delle Cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica concediamo che la venerabile Serva di Dio Martire Suor Maria Laura Mainetti, che alla sequela di Gesù si è resa testimone credibile di carità e perdono, d'ora in poi sia chiamata Beata". La sua festa sarà proprio il 6 giugno. Alla celebrazione è stata esposta alla venerazione dei fedeli anche una reliquia della nuova beata.

Forte era il suo amore per i giovani, quell'amore che la condusse alla morte, ma che inconsapevolmente ha portato Suor Maria Laura anche ad essere annoverata oggi tra il coro dei beati.

A Chiavenna, con competenza e dedizione, diresse il convitto per studentesse; per essere preparata e per dare il meglio di sé in questa missione, più volte frequentò impegnativi corsi di aggiornamento e formazione. Sempre aperta e partecipe alla vita ecclesiale, in ogni parrocchia fu catechista, compagna di cammino dei giovani, sempre disponibile all’ascolto e al servizio delle famiglie che lo richiedevano. Per quello accettò di soccorrere quella ragazza.

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La sera del 6 giugno 2000, verso le 22, uscì dal convento per aiutare una certa "Erica" che le aveva telefonato dicendole di essere rimasta incinta dopo aver subito uno stupro. Secondo quanto confessarono le ragazze, la vittima inizialmente designata sarebbe stato l'allora parroco del paese (monsignor Ambrogio Balatti), successivamente scartato per la sua corporatura robusta che avrebbe reso difficile l'omicidio; per cui la scelta venne spostata sulla Mainetti, dal fisico esile e giudicata quindi più facilmente assassinabile. E mentre la uccidevano, Suor Maria Laura le amava e le perdonava.

Il Cardinale Marcello Semeraro nell'omelia commenta: "Sono particolarmente commosso nel presiedere questa liturgia oggi, un saluto fraterno lo rivolgo al vostro vescovo Oscar Cantoni. Anche alle suore figlie della croce rivolgo un saluto affettuoso, io vengo da Albano e lì sono state sempre presenti svolgendo opera educativa a Nettuno. E' un momento di grande gioia. La vera carità è un'espressione di Suor Maria Laura. Consiste nell'amare Dio più di se stessi. La vera carità è l'opposto del narcisismo. La nostra carità diventa segno di Cristo".

"Suor Maria Laura che invocò dal Signore la vera carità è martire. Dove c'è la carità, lì c'è Dio. Siamo così ricondotti al mistero dell'Eucaristia a cui è dedicata questa domenica. Gesù dona la sua vita ai suoi discepoli e la sua consegna ci raggiunge oggi e adesso con il pane e il vino. Le parole di Gesù non sono solo un congedo, ma una promessa. Dalle sue parole fiorisce la speranza. Le parole del Signore sono un abbraccio. Gesù parla di un vino nuovo, di un banchetto festivo. In fin dei conti ogni digiuno è attesa. Lo berrò nuovo con voi, dice il Vangelo di Marco. Questa aggiunta ci conforta. Il vino nuovo lo gustano già i santi dei quali è scritto beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello. Tra questi invitati oggi la Chiesa ricoosce la beata martire Maria Laura Mainetti. L'ora cruciale della sua vita tutti la conosciamo, mentre moriva ella perdonava. Perdonando che si è perdonati. Al termine della sua esistenza Suor Maria Laura l'ha fatto", dice ancora il Cardinale.

"Suor Maria Laura produce una fotocopia del Vangelo. Atleti di Cristo si chiamavano i martiri dell'antichità. Rinunciano, si allenano...La nostra martire scriveva che il suo cammino spirituale era molto semplice, tu devi fare qualcosa di bello per gli altri. Sentivo che avrei dato un senso pieno alla mia vita, diceva ancora. La santità è così, non è il frutto dello sforzo umano, ma spunta come un fiorellino sul prato", commenta ancora il Cardinale Semeraro.

"La nostra martire scelse il tutto, il più grande, la vera carità - dice il Prefetto - il terreno per la fioritura della santità non è l'eccezionale, ma la fedeltà nel quotidiano".

Oggi Suor Maria Laura è Beata. Il 19 giugno 2020 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi alla promulgazione del decreto che ne riconosce il martirio, in quanto compiuto "In odium fidei". I martiri in odium fidei hanno creato nella storia della Chiesa un percorso significativo e importante, "il sangue dei martiri è il seme dei cristiani". Proprio come Suor Maria Laura nella sua Chiavenna.

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Per il vescovo della Diocesi di Como Monsignor Oscar Cantoni questo è un tempo di lode e di grazia. Nei saluti finali il vescovo commenta: “ La vita di Suor Maria Laura ha suscitato vivo stupore e commozione nel nostro popolo. Dentro la sua debolezza è emersa la forza vincitrice di Dio. Suor Maria Laura ci aiuti a ravvivare la fiamma del primo amore per cristo e i nostri fratelli. Susciti in noi un forte senso di responsabilità a tutela dei giovani in questo tempo di esigenza educativa”.

Alla fine il Vescovo di Como porge al Cardinale Semeraro un cesto di prodotti locali e chiede di condividerlo con Papa Francesco anche a nome di suor Maria Laura. 

pezzo aggiornato alle ore 18 con i saluti e i ringraziamenti