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Tecnologia e tutela della persona umana? I 25 anni della Pontificia Accademia per la Vita

Papa Francesco durante un Venerdì della Misericordia ad un reparto di neonatologia |  | Vatican Media / ACI Group
Papa Francesco durante un Venerdì della Misericordia ad un reparto di neonatologia | | Vatican Media / ACI Group
La conferenza stampa di presentazione con Monsignor Paglia |  | VG / ACI Stampa
La conferenza stampa di presentazione con Monsignor Paglia | | VG / ACI Stampa

“Questa lettera elogia il lavoro svolto in questi anni. E mentre ricorda l’attività cosi robusta della Pontificia Accademia per la Vita, la esorta e la incoraggia a percorrere le nuove frontiere che si sono aperte in questi venticinque anni. È una lettera che non rinnega nulla del passato, ma include e guida le nuove prospettive”. Con queste parole il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Monsignor Vincenzo Paglia, ha presentato alla stampa la Lettera che Papa Francesco ha inviato in occasione del 25.mo anniversario dell’istituzione della Pontificia Accademia.

 

Il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita spiega: “Il titolo della lettera - Humana communitas - indica esattamente il punto focale di questo impegno. Mentre siamo nel mezzo delle questioni relative alla custodia del creato, si affaccia all’umanità una nuova e ben più profonda problematica relativa alla famiglia umana. Insomma, l’attenzione sul creato come casa comune è entrata tra le frontiere che decidono il futuro del pianeta. Oggi, si fa sempre più urgente, anche per gli straordinari progressi della tecnica, una rinnovata attenzione a chi abita quella casa, ossia alla famiglia umana nella sua interezza”.

Monsignor Paglia richiama anche agli argomenti principali che tratta Papa Francesco nella lettera. “C’è il tema della bioetica globale – dice il Presidente - I processi della globalizzazione collegano sempre più strettamente le questioni che riguardano la vita e la salute alle condizioni sociali e ambientali”. “Ci sono poi da aggiungere le cosiddette Tecnologie emergenti e convergenti, ossia le nanotecnologie, le biotecnologie, le tecnologie dell’informazione e le scienze cognitive – continua ancora Monsignor Paglia – Esse dilatano in modo straordinario la nostra capacità di intervento sulla materia vivente, aprendo nuovi spazi alla nostra responsabilità”.

Per il Presidente “il Papa esorta, quindi, l’Accademia ad entrare nei territori della tecnica e a percorrerli con audacia e creatività e con attento discernimento”.

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Monsignor Renzo Pegoraro, Cancelliere della medesima Pontificia Accademia, intervenuto anche lui alla conferenza stampa di presentazione della Lettera, racconta il cammino percorso dall’Accademia in questi 25 anni: “Di fronte al progresso della scienza della tecnologia in ambito bio-medico, con straordinarie possibilità di intervento sulla vita umana in ogni fase del suo sviluppo, è emersa la necessità di studiare, informare, e formare per approfondire i valori e i principi etici che garantiscano il bene integrale della persona umana e la tutela della vita”.

Monsignor Paglia, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha presentato anche la prossima Assemblea Generale che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio 2019 in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo, sul tema “Roboetica. Persone, macchine e salute”.

 

 

 

 

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