È di oltre 1350 morti il bilancio provvisorio del violento terremoto che colpito il Sud della Turchia e la Siria nel corso della notte. Crollata anche la cattedrale di Iskenderun, mentre si sono attivate subito le reti di solidarietà della Conferenza Episcopale Italiana e dell’Ordine di Malta. Papa Francesco ha fatto avere il suo cordoglio ad entrambi i Paesi colpiti con un telegramma firmato dal Segretario di Stato, il Cardinale Parolin.

All’arcivescovo Marek Solczybski, nunzio apostolico in Turchia, il Papa ha inviao l’assicurazione della sua vicinanza spirituale a tutti quelli che sono rimasti colpiti dal terremoto, “affidando quelli che sono morti alla memoria misericordiosa dell’Onnipotente”, e inviando “condoglianze di cuore a quanti stanno piangendo la loro perdita”.

Il Papa prega anche “che il personale di emergenza sia sostenuto nella cura dei feriti e nei continui sforzi di aiuto dai doni divini della fortitudine e perseveranza”.

Al Cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, il Cardinale Parolin fa sapere che il Papa è “profondamente intristito dalla significativa perdita di vite causata dal terremoto nell’area del Nord Ovest della Siria. Anche in quel caso, il Papa prega per quanti hanno perso cari e per quanti portano aiuto, e in aggiunta “il Papa invoca sopra il popolo siriano a lungo sofferente la benedizione divina di forza e pace”.