La proposta di Gesù ad un ragazzo, ad un giovane, ad un adulto, anche attraverso l’esperienza associativa dell’Azione Cattolica è “avvicinarlo ad una ‘Porta di felicità’, ad un’amicizia con Dio e con i fratelli, ad un’esperienza concreta di Misericordia quotidiana da accogliere e ri-donare”. E “questo, davvero ci sta a cuore!”. Parola di Matteo Trufelli, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, che ha scritto ai Presidenti parrocchiali all’indomani della festa dell’adesione dell’8 dicembre, in cui, in maniera “provvidenziale”, papa Francesco ha inaugurato il Giubileo della Misericordia.

“Per ciascuno di noi e per tutta l'Ac – spiega Truffelli in un documento riservato ai responsabili parrocchiali dell’Associazione - questo possa essere uno stimolo a vivere e proporre il cammino associativo come “strada aperta” a tutti, nessuno escluso, in cui riconoscere la presenza e l'opera di un Dio che guarda con amore a tutti e tutti accoglie da figli”.

“Il nuovo o rinnovato Sì che ciascuno saprà pronunciare – scrive ancora il Presidente - è il terreno fertile dentro al quale il Signore seminerà il bene, nella sua misura abbondante. E il Natale che si avvicina aiuti ciascuno e l'Ac tutta ad essere strada aperta, porta spalancata, terreno fertile per accogliere ogni uomo e donna che cercano, magari a tentoni, un segno di bontà, di amore, di Misericordia”.

Di questi giorni, inoltre, l’annuncio di un incontro dedicato ai delegati dell’Associazione all’ultimo Convegno ecclesiale di Firenze. L’appuntamento si terrà il prossimo 15 gennaio a Roma, e “vuole essere un’occasione per l’Azione Cattolica per riflettere su alcune piste emerse con chiarezza dal Convegno ecclesiale e su cui crediamo che il contributo dell’AC possa essere utile e importante: lo stile di Chiesa sinodale a cui ci ha richiamato il Santo Padre, il protagonismo laicale, la costruzione di alleanze per essere Chiesa in uscita”.