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Ucraina, la Chiesa Greco Cattolica festeggerà la Pasqua con il calendario giuliano

L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk ha annunciato la necessità di mantenere una unione con i fratelli ortodossi

Sviatoslav Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | Arcivescovado maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, Segreteria di Roma Sviatoslav Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | Arcivescovado maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, Segreteria di Roma

La Pasqua della Chiesa Greco Cattolica Ucraina continuerà ad essere festeggiata secondo il calendario giuliano, insieme ai fratelli ortodossi. Lo ha spiegato Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della più grande delle Chiese sui iuris nella Chiesa cattolica, durante una trasmissione televisiva. La Chiesa Greco Cattolica Ucraina, dunque, decide di restare vicina ai fratelli ortodossi, sottolineando la necessità di un ulteriore approfondimento della riforma dei Paschalia.

Mentre il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo ha rilanciato l’idea di una data unica per la Pasqua per tutte le confessioni cristiane, la Chiesa Greco Cattolica Ucraina fa una scelta in controtendenza, puntando più all’unità interna nel proprio territorio che non a decisioni eclatanti.

In fondo, la Chiesa Greco Cattolica Ucraina ha già deciso di utilizzare il calendario gregoriano per le feste fisse, come il Natale, che dallo scorso anno è stato festeggiato il 25 dicembre, e non il 7 gennaio, come avviene secondo il calendario giuliano.

La scelta di adottare il cosiddetto calendario neo-giuliano era richiesta da tempo dai fedeli, e la decisione è stata probabilmente accelerata dalla guerra in Ucraina, in un momento in cui ci si vuole sentire associati al Patriarcato di Mosca nemmeno nelle festività.

Tuttaavia, l’arcivescovo maggiore Shevchuk ha optato per una linea prudente, fermando ogni tipo di discussione riguardo, invece, l’adozione del calendario gregoriano anche per la festa della Pasqua.

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Parlando in una trasmissione tv in Ucraina, l’arcivescovo maggiore ha detto che quella della Pasqua è “una sfida”, e che “noi in Ucraina vogliamo celebrare la Pasqua con i nostri fratelli ortodossi. Comprendiamo che i nostri fratelli ortodossi non riformeranno la Pasqua nel prossimo futuro”.

La priorità, insomma, è data “all’unità locale, perché oggi non è ancora possibile cogliere quella universale”.