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Una beata, quattro nuovi martiri di Spagna, e due fondatrici sulla strada della Santità

Papa Francesco approva i decreti di quattro cause di canonizzazione. Le loro storie

San Pietro | La facciata della Basilica di San Pietro | Archivio CNA San Pietro | La facciata della Basilica di San Pietro | Archivio CNA

Era diventata una voce di Radio Maria, e per questo conosciutissima. Ma Gaetana Tolomeo, detta Nuccia (1936 – 1997), aveva avuto una vita difficilissima, colpita in tenera età da paralisi progressiva e deformante, nonostante una intelligenza pronta e viva. Il padre non accettava la sua condizione fisica e lei donò tutto per la sua conversione. Dopo la sua morte, la fama di santità portò la diocesi di Catanzaro ad aprire la causa di Beatificazione, la cui fase diocesana è durata dal 2009 al 2010. Lo scorso anno, Papa Francesco la aveva dichiarata venerabile. Ora, si spalancano per le glorie degli altari: un miracolo è stato attribuito alla sua intercessione e sarà proclamata beata.

Nuccia Tolomeo apre l’elenco di nuovi santi e beati approvati da Papa Francesco il 29 settembre. Ci sono anche quattro martiri di Spagna, i Servi di Dio Francesco Castor Sojo Lopez e tre compagni, sodalizi dei Sacerdoti Operai Diocesani, uccisi in Spagna in odio alla fede tra il 1936 e il 1938. Sono parte di una lunga lista di martiri dei Sacerdoti Operai Diocesani, molti in attesa di beatificazione.

Manca un miracolo per la beatificazione a Francesca della Concezione Pascual Doménech (1833 – 1903) , Fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata. Questa era una comunità in Sagna, che lei riformò orientandola all’apostolato attivo.

E sempre dalla Spagna veniva Maria Dolores Segarra Gaestoso (1921 – 1959), fondatrice delle Suore Missionarie di Cristo Sacerdote. Conosciuta come donna di grande allegria contagiosa, chiamava la sua orazione lo “stare con il Signore”, che combinava a una straordinaria attività di carità ed apostolato.

 

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