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Velletri onora la Madonna delle Grazie. Monsignor Apicella: "Affidiamole le nostre paure"

Il vescovo di Velletri Vincenzo Apicella celebra la Messa a Velletri nella Festa della Madonna delle Grazie.

Da Velletri, Monsignor Apicella celebra la Messa  |  | tv2000
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Monsignor Apicella  |  | Tv2000
Monsignor Apicella | | Tv2000

Il Vescovo di Velletri Vincenzo Apicella celebra la Messa nella Festa della Madonna delle Grazie. Monsignor Apicella affida Velletri e l'Italia intera alla Madonna. Da 407 anni infatti, dal 1613, la città di Velletri rende omaggio alla sua Patrona.

Quest’anno le autorità di Velletri hanno deciso di celebrare la ricorrenza con la partecipazione dei fedeli attraverso i mezzi di comunicazione sociale: il canale Youtube e la pagina Facebook del Comune di Velletri. Per la prima nella storia non si è tenuta la consueta processione.

La devozione nasce dalla immagine di Maria che si pensa sia arrivato a Velletri nel 736 grazie al vescovo Giovanni come regalo di un prelato greco conosciuto al concilio romano che avvenne durante il pontificato di Gregorio III.

Monsignor Apicella commenta: "La Cattedrale di Velletri straboccava di persone, non riusciva a contenerle, oggi è vuota, ma la presenza del Sindaco rappresenta tutta la città di Velletri riunita davanti alla sua patrona. Vogliamo di nuovo affidare tutte le nostre paure alla Madonna. La Madre delle Grazie stenderà il suo manto su ognuno di noi".

Nell'omelia il Vescovo di Velletri osserva: "Oggi è la Domenica del Buon Pastore, questa immagine ci riporta alla mente tante cose, forse oggi è più difficile avere l'esperienza di un gregge con il proprio pastore, Gesù quando parla non parla mai per termini astratti, ma parla perchè le persone semplici possano capirlo. Tutte queste immagini hanno un'unica realtà di riferimento: la misericordia del Padre che si compie nella potenza dello Spirito Santo. Io sono il pastore, io sono la porta, ma si potrebbe anche dire io sono l'Agnello".

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"Maria ha seguito il Figlio per tutta la vita, fino alla croce e le pecore sono a loro volta chiamate a seguire. Cristo ha sofferto per voi perchè ne seguiate le orme, eccolo l'atteggiamento del pastore. Dove ci porta oggi? Tutto sta nell'ascoltare la voce, il Signore ci parla, ci sta dicendo qualcosa, noi dobbiamo aprire le orecchie e comprendere cosa ci sta dicendo il pastore. Ci sta dicendo di promuovere la vita sempre, ci sta dicendo di costruire un mondo meno orgoglioso, perchè basta poco perchè tutti ritorni nel caos. E Gesù ci mette in guardia da quelli che non sono pastori", dice Monsignor Apicella nell'omelia.

"Anche se fisicamente siamo confinati a casa il nostro cuore è libero sempre di entrare e uscire dal cuore del Signore, siamo sempre liberi di navigare nell'oceano sconfinato dell'amore di Dio", conclude il Vescovo di Velletri.