Ultime Notizie: Famiglia Ulma

Il Cardinale Semeraro durante la Messa in memoria della Famiglia Ulma, Markowa, 24 marzo 2024 / Confernenza Episcopale Polacca

L’aeroporto di Rzeszow in Polonia è ora intitolato alla famiglia Ulma

Nella notte tra il 23 e 24 marzo 1944, a Markowa, Jozef, Wiktoria e i loro figli Stanisława di 8 anni, Barbara di 7 anni, Władysław di 6, Franciszek di 4, Antoni di 3, Maria di 2, e il bimbo senza nome che vedeva la luce forse nel momento del martirio della madre, furono trucidati dai tedeschi insieme alle due famiglie ebree che nascondevano dal 1942. Per una circostanza eccezionale, il primo anniversario del loro martirio in cui sono ufficialmente beati è anche l’ottantesimo anniversario del loro martirio. Ma è stata, soprattutto, la Domenica delle Palme. Ed è stata giornata di grandi festeggiamenti in Polonia, dove persino un aeroporto è stato intitolato al loro nome.  

La piantumazione dell'albero di melo generato da quello innestato da Józef Ulma nei Giardini Vaticani, 6 marzo 2024 / AG / ACI Group

Un albero di melo in Vaticano in memoria della famiglia Ulma

Józef Ulma aveva piantato un albero di melo nel giardino della casa della sua famiglia a Markowa, lì dove aveva nascosto, in un posto strettissimo, anche due famiglie di amici ebrei. E proviene dai semi di quel melo l’albero piantato nei giardini vaticani lo scorso 6 marzo, a ricordo duraturo del martirio della famiglia di “samaritani”, marito, moglie e sette bambini, incluso quello non ancora nato e che non si sa per quanto tempo vide la luce al momento della morte della madre.  

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Al Parlamento Europeo la mostra “Morire per l'umanità. La Famiglia Ulma"

Il 16 gennaio 2024, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, è stata inaugurata una mostra dedicata alla famiglia Ulma di Markowa, assassinata per aver aiutato gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, beatificata recentemente.

La Famiglia Ulma / PD / Vatican Media

Salmi di Pace e di Ringraziamento

Nell’ambito del “Festival dei Salmi di Davide” il 6 dicembre, alle 19,30 si terrà a Roma, all’Auditorium Conciliazione, in via della Conciliazione 4, il concerto “Salmi di Pace e di Ringraziamento”. Il Festival è stato ideato dalla Fondazione Famiglia Ulma “SOAR” come ringraziamento per la beatificazione di questa famiglia polacca, martire per aver aiutato gli ebrei durante la II guerra mondiale. In questo modo il Festival vuole ricordare le vittime, ebree e polacche, del nazismo e allo stesso tempo celebrare il valore della pace, della riconciliazione, del perdono, dell’amore, della cura dell’altro e del ringraziamento per la vita.  

Don Roman, parroco di Santa Dorotea a Markowa, svela il luogo dove saranno poste le reliquie della famiglia Ulma / AG / ACI Group

Beatificazione Ulma, le reliquie nella loro chiesa a Markowa

Le reliquie della famiglia Ulma, barbaramente uccisa dai nazisti nella notte tra il 23 e il 24 marzo 1944, sono state poste su un altare laterale della chiesa di Santa Dorotea a Markowa. Ma la famiglia, beatificata il 10 settembre, era già santa secondo il parroco che per primo ne divulgò la storia, Stanislaw Leja. Fu lui a fare aprire la causa di beatificazione nel 2003, e fu lui a volere la loro immagine in un formello del portone di bronzo installato nella chiesa, a fianco a quello di un altro santo polacco.  

Un momento della beatificazione della famiglia Ulma a Markowa, Polonia, 10 settembre 2023 / AG / ACI Group

Beatificazione Ulma, Semeraro: “Una famiglia unita a Cristo nella testimonianza”

Il matrimonio come sacramento che unisce tutta la famiglia, anche nel martirio. Un bambino che vede la luce forse per un solo secondo (non lo sappiamo) e che per questo riceve il Battesimo del sangue ed è oggi un beato senza nome. Una famiglia martire perché ha vissuto l’esperienza del Buon Samaritano. Gli Ulma, Jozef, Wiktoria e i loro figli Stanisława di 8 anni, Barbara di 7 anni, Władysław di 6, Franciszek di 4, Antoni di 3, Maria di 2, e il bimbo senza nome che vedeva la luce forse nel momento del martirio della madre, sono beati.  

Vatican Media / ACI group

Ulma, il Cardinale Semeraro: "Il settimo figlio ha ricevuto il battesimo di sangue"

Sulla beatificazione della famiglia Ulma arriva una precisazione da parte del Dicastero della Cause dei Santi. Il Prefetto del Dicastero, il Cardinale Marcello Semeraro, in riferimento a notizie recentemente diffuse su alcuni organi di stampa in relazione al martirio della famiglia Ulma, di cui sarà celebrato il rito di beatificazione domenica 10 settembre 2023 a Markowa, in Polonia, precisa punti molti importanti riguardo al settimo figlio.

La copertina del volume - Edizioni Ares

La famiglia Ulma, una storia di amore e di martirio

24 marzo 1944. In un villaggio della Polonia, Markowa, viene sterminata un’intera famiglia: Józef e Wiktoria, con i loro bambini Stasia, Basia, Władziu, Franio, Antoś, Marysia  e un piccolo sul punto di nascere.

muzeumulmow.pl

Iniziano le celebrazioni per la beatificazione della Famiglia Ulma

"Nella vostra patria siete in attesa dell’imminente beatificazione della famiglia Ulma. In molte parrocchie la novena, che inizierà dopodomani, sarà una preparazione spirituale all’evento.

Un ritratto della famiglia Ulma, che sarà beatificata il prossimo 10 settembre / Arcidiocesi di Przemysl

Polonia, esumati i resti della famiglia Ulma. Saranno beatificati il 10 settembre

Sono stati esumati i resti della famiglia Ulma, i polacchi che furono giustiziati senza pietà dai nazisti nel 1944 per aver nascosto una famiglia ebrea, che saranno beatificati il prossimo 10 settembre. E si tratterà di una beatificazione a suo modo storica: per la prima volta, viene beatificata una intera famiglia (padre, madre, sei figli tra 1 e 8 anni) e per la prima volta viene beatificato anche un bambino non nato.  

La famiglia Ulma, sterminata dai nazisti nel 1944 / Diocesi di Przemysl

Santi e Beati, riconosciuto il martirio degli Ulma, la famiglia che salvò gli ebrei

Nella “lenzuolata” di decreti di nuovi santi e beati promulgati oggi, spicca la storia di una famiglia polacca, gli Ulma, padre, madre e sei figli più uno in grembo, sterminati dai nazisti per aver nascosto degli ebrei. È la prima volta che viene riconosciuto il martirio di una famiglia, è la prima volta che viene riconosciuto il martirio di un bambino ancora nel grembo della madre. Un momento storico, a suo modo, e molto atteso alla diocesi di Przemysl, da dove proveniva la famiglia.  

Arcidiocesi di Przemyśl

Polonia, presto beata la famiglia sterminata perché nascondeva gli ebrei

Assassinati 77 anni fa, chiamati i Samaritani da Markowa, oggi sono candidati agli altari. Si tratta della famiglia polacca Ulma, sterminata il 24 marzo 1944 per mano dei tedeschi per aver nascosto otto ebrei.

Famiglia Ulma / Facebook: Dialogo Interreligioso

Martiri per salvare gli ebrei: la storia della famiglia Ulma all' Urbaniana a Roma

Nel 1939 Hitler cominciò la II guerra mondiale attaccando la Polonia, nel 1941 i tedeschi decisero di eliminare gli ebrei e l’anno successivo svilupparono il “piano generale di sterminio” di 11 milioni di ebrei in Europa. In quel periodo nella Polonia occupata vivevano circa 4 milioni di ebrei che corrispondevano al 10% della popolazione polacca.  

Conferenza Episcopale Polacca

La famiglia polacca che diede la vita per salvare 8 ebrei

Una celebrazione speciale quella dello scorso 24 marzo in Polonia, la prima Giornata Nazionale della memoria delle famiglie polacche che hanno aiutato gli ebrei durante la persecuzione nazista.  

Papa Francesco durante la sua visita ad Auschwitz, 29 luglio 2016  / L'Osservatore Romano / ACI Group

Auschwitz, la storia dietro il "De Profundis" del parroco di Markowa

Quando Papa Francesco ad Auschwitz ha ascoltato il “De Profundis” letto in polacco (dopo che era stato cantato in ebraico dal rabbino capo di Cracovia), le storie dei giusti e dei sopravvissuti che avrebbe incontrato gli sono sicuramente passate davanti agli occhi. Ma più di tutte, gli sarà passata davanti agli occhi la storia della famiglia Ulma, che proveniva proprio da Markowa. Madre, padre e sei figli uccisi dai nazisti perché nascondevano due famiglie ebree.